Rizatriptan zentiva 5 10 mg: Scheda Tecnica

Rizatriptan zentiva 5 10 mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Rizatriptan zentiva 5 10 mg: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Rizatriptan Zentiva 5 mg compresse Rizatriptan Zentiva 10 mg compresse

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa contiene 5 mg di rizatriptan (come rizatriptan benzoato). Eccipienti: lattosio 49,3 mg.

Rizatriptan Zentiva 10 mg compresse

Ogni compressa contiene 10 mg di rizatriptan (come rizatriptan benzoato). Eccipienti: lattosio 98,6 mg.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa

Rizatriptan Zentiva 5 mg compresse

Compressa di colore bianco-biancastro, oblunga, biconvessa, lunga circa 8,8 mm e larga circa 4,4 mm.

Rizatriptan Zentiva 10 mg compresse

Compressa di colore bianco-biancastro, oblunga, biconvessa, con una linea di frattura su un lato, lunga circa 11,1 mm e larga circa 5,6 mm. La compressa puĂ² essere divisa in due dosi uguali.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento acuto della fase cefalalgica degli attacchi emicranici, con o senza aura negli adulti. Rizatriptan non deve essere usato per la profilassi.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Adulti a partire dall’età di 18 anni

La dose raccomandata è di 10 mg.

Dosi ulteriori: le dosi devono essere somministrate a distanza di almeno 2 ore l’una dall’altra; nelle 24 ore non devono essere assunte piĂ¹ di 2 dosi.

in caso di ricomparsa della cefalea entro 24 ore: se la cefalea si ripresenta dopo la risoluzione dell’attacco iniziale, puĂ² essere assunta una ulteriore dose. Osservare i limiti di dosaggio summenzionati.

in caso di mancato effetto: negli studi controllati non è stata esaminata l’efficacia di una seconda dose per il trattamento dello stesso attacco, quando una dose iniziale è inefficace. Quindi, se un paziente non risponde alla prima dose, non deve essere assunta una seconda dose per il medesimo attacco.

Gli studi clinici hanno mostrato che se i pazienti non rispondono al trattamento di un attacco, è ancora possibile che rispondano al trattamento per attacchi successivi.

Alcuni pazienti devono ricevere la dose piĂ¹ bassa (5 mg) di Rizatriptan Zentiva, in particolare i gruppi seguenti di pazienti:

pazienti in trattamento con propranololo. Rizatriptan deve essere somministrato a distanza di almeno 2 ore dalla somministrazione di propranololo (vedere paragrafo 4.5)

pazienti con insufficienza renale lieve o moderata;

pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata.

Le dosi devono essere separate da intervalli di almeno 2 ore; nell’arco delle 24 ore non possono essere assunte piĂ¹ di 2 dosi.

Pazienti pediatrici

Bambini e Adolescenti (etĂ  inferiore a 18 anni)

La sicurezza e l’efficacia di rizatriptan in bambini e adolescenti di etĂ  inferiore a 18 anni non è stata ancora accertata.

I dati disponibili al momento sono descritti nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma non puĂ² essere fatta alcuna raccomandazione su una posologia.

Pazienti oltre 65 anni di etĂ 

La sicurezza e l’efficacia del rizatriptan in pazienti di etĂ  superiore ai 65 anni non sono state valutate in modo sistematico.

Generale

Le compresse devono essere ingerite intere con del liquido.

Effetti degli alimenti

L’assorbimento di rizatriptan viene ritardato di circa 1 ora quando somministrato insieme

ad alimenti. L’inizio dell’effetto puĂ² pertanto essere ritardato quando rizatriptan viene somministrato a stomaco pieno (vedere paragrafo 5.2).

 

04.3 Controindicazioni

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IpersensibilitĂ  al rizatriptan o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Somministrazione contemporanea di inibitori delle monoaminossidasi (MAO) o l’uso entro le 2 settimane dalla sospensione della terapia con inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.5 ).

Rizatriptan è controindicato in pazienti con insufficienza epatica o renale di grado severo.

Rizatriptan è controindicato in pazienti con un precedente accidente cerebrovascolare (ACV) o attacco ischemico transitorio (TIA).

Ipertensione moderatamente severa o severa, o ipertensione lieve non trattata.

Coronaropatia accertata, inclusa cardiopatia ischemica (angina pectoris, anamnesi di infarto del miocardio, o ischemia silente documentata), segni e sintomi di cardiopatia ischemica, o angina di Prinzmetal.

Vasculopatia periferica.

Uso contemporaneo di rizatriptan ed ergotamina, derivati dell’ergotamina (inclusa la metisergide) o altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D (vedere paragrafo 4.5).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Rizatriptan deve essere somministrato solo a pazienti nei quali sia stata fatta una chiara diagnosi di emicrania.

Rizatriptan non deve essere somministrato a pazienti con emicrania basilare o emiplegica.

Rizatriptan non deve essere usato per trattare cefalee “atipiche“, per esempio quelle che possono essere associate a condizioni mediche potenzialmente serie (come AVC, rottura di aneurisma) nelle quali la vasocostrizione cerebrovascolare puĂ² essere pericolosa.

Rizatriptan puĂ² essere associato a sintomi transitori che comprendono dolore ed oppressione toracica i quali possono essere intensi ed interessare la gola (vedere paragrafo 4.8). Qualora si ritenga che tali sintomi indichino una cardiopatia ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi e deve essere effettuata una appropriata valutazione clinica.

Come con altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D, il rizatriptan non deve essere somministrato, senza una precedente valutazione, a pazienti nei quali è probabile una malattia cardiaca non diagnosticata o a pazienti a rischio per cardiopatia coronarica (CAD) [ad es., pazienti con ipertensione, diabetici, fumatori o coloro che fanno uso di terapia nicotinica sostitutiva, uomini di età superiore ai 40 anni, donne in età post- menopausale, pazienti con blocco di branca e coloro che hanno una importante anamnesi familiare di CAD]. Le valutazioni cardiologiche possono non identificare tutti i pazienti con patologia cardiaca e, in casi molto rari, si sono verificati seri eventi cardiaci in pazienti senza una cardiopatia di base dopo somministrazione di 5HT1 agonisti. I pazienti con CAD accertata non devono essere trattati con rizatriptan (vedere paragrafo 4.3).

Gli agonisti dei recettori 5-HT1B/1D sono stati associati con vasospasmo coronarico. In rari casi, con l’uso degli agonisti dei recettori 5HT1B/1D, compreso rizatriptan, sono stati segnalati ischemia o infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8).

Altri agonisti 5-HT1B/1D (ad es., il sumatriptan) non devono essere usati contemporaneamente con rizatriptan (vedere paragrafo 4.5).

In pazienti trattati con triptani, fra i quali rizatriptan, puĂ² verificarsi angioedema (per es. edema del volto, gonfiore della lingua ed edema faringeo). In caso di angioedema della lingua o della faringe, il paziente deve essere posto sotto osservazione medica fino a risoluzione dei sintomi. Il trattamento deve essere immediatamente interrotto e sostituito con un farmaco di classe diversa.

Rizatriptan Zentiva contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Quando il rizatriptan è somministrato a pazienti in terapia con substrati del CYP 2D6, deve essere considerata la possibile interazione (vedere paragrafo 4.5).

Cefalea da uso eccessivo di medicinali (MOH)

L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per la cefalea puĂ² peggiorarla. In caso si verifichi o si sospetti questa evenienza, si deve consultare il medico e si deve interrompere il trattamento. La diagnosi di MOH deve essere sospettata in pazienti con cefalee frequenti o giornaliere nonostante l’uso regolare di farmaci per la cefalea (o a causa di esso).

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Ergotamina, derivati dell’ergotamina (inclusa la metisergide), altri agonisti dei recettori 5 HT

1B/1D: a causa di un effetto additivo, l’uso concomitante di rizatriptan e di ergotamina, di derivati dell’ergotamina (inclusa la metisergide), o di altri agonisti del recettore 5 HT1B/1D (per es.: sumatriptan, zolmitriptan, naratriptan) aumenta il rischio di vasocostrizione delle arterie coronarie e di effetti ipertensivi. Questa associazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3).

Si consiglia di attendere almeno 6 ore dalla somministrazione di rizatriptan prima di assumere preparati contenenti ergotamina (ad es. ergotamina, diidro-ergotamina o metisergide).

Si consiglia di attendere almeno 24 ore dalla somministrazione di un preparato contenente ergotamina prima di assumere rizatriptan. Nonostante non siano stati osservati effetti vasospastici additivi in uno studio di farmacologia clinica nel quale 16 soggetti sani di sesso maschile avevano ricevuto rizatriptan per uso orale ed ergotamina per uso parenterale, in teoria tali effetti additivi sono possibili (vedere paragrafo 4.3).

Inibitori delle monoaminossidasi:

Il rizatriptan è metabolizzato principalmente tramite la monoaminossidasi tipo A (MAO-A). Le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan e del suo metabolita attivo N-monodesmetile venivano incrementate dalla somministrazione contemporanea di un inibitore della MAO-A selettivo e reversibile. Con inibitori delle MAO non selettivi, reversibili (per es. linezolid) e irreversibili sono previsti effetti simili o maggiori. A causa del rischio di vasocostrizione delle arterie coronarie e di episodi ipertensivi, la somministrazione di rizatriptan a pazienti che assumono inibitori delle MAO è controindicata (vedere paragrafo 4.3 ).

Beta-bloccanti:

Le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan possono essere aumentate dalla contemporanea somministrazione di propranololo. Questo incremento è per lo piĂ¹ dovuto all’interazione nel metabolismo di primo passaggio tra i due principi attivi, poichè la MAO-A gioca un ruolo nel metabolismo sia del rizatriptan che del propranololo. Questa interazione porta ad un incremento medio dell’AUC e della Cmax del 70-80%. In pazienti in terapia con propranololo, deve essere usata la dose da 5 mg di rizatriptan (vedere paragrafo 4.2). In uno studio sull’interazione fra farmaci, nadololo e metoprololo non hanno alterato le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)/Inibitori della ricaptazione della serotonina- noradrenalina (SNRI) e sindrome da serotonina:

Vi sono state segnalazioni di pazienti con sintomi compatibili con la sindrome da serotonina (inclusi alterazione dello status psichico, instabilitĂ  autonomica e anormalitĂ  neuromuscolari) dopo l’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina- noradrenalina (SNRI) e triptani (vedere paragrafo 4.4).

La sindrome da serotonina (inclusi alterazione dello status psichico, instabilità autonomica e anormalità neuromuscolari) è stata segnalata in seguito a somministrazione concomitante con triptani e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina- noradrenalina (SNRI). Queste reazioni possono essere di grado severo. Nel caso in cui il trattamento concomitante con rizatriptan ed un SSRI o un SNRI sia clinicamente giustificato, si consiglia una appropriata osservazione del paziente, in particolare durante l’inizio del trattamento, all’incremento della dose o con l’aggiunta di un altro farmaco serotonergico (vedere paragrafo 4.5).

Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum):

Gli effetti indesiderati possono essere piĂ¹ comuni durante l’uso concomitante di triptani (agonisti dei recettori 5 HT1B/1D) e preparati a base di erbe contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

Studi in vitro indicano che il rizatriptan inibisce il citocromo P450 2D6 (CYP 2D6). Non sono disponibili dati sull’interazione clinica. Quando il rizatriptan è somministrato a pazienti che assumono substrati del CYP 2D6, deve essere considerata la potenzialitĂ  di interazione.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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FertilitĂ 

Gli effetti sulla fertilitĂ  umana non sono stati investigati. Studi sull’animale hanno evidenziato soltanto effetti minimi sulla fertilitĂ  a concentrazioni plasmatiche di gran lunga superiori alla concentrazione terapeutica nell’uomo (piĂ¹ di 500 volte).

Uso in gravidanza

La sicurezza dell’uso del rizatriptan durante la gravidanza nella specie umana non è stata accertata. Gli studi su animali a livelli di dosaggio superiori a quelli terapeutici non indicano effetti dannosi sullo sviluppo dell’embrione o del feto, nĂ© sul corso della gestazione, del parto e dello sviluppo post-natale.

PoichĂ© studi di riproduzione e sviluppo nell’animale non sono sempre predittivi della risposta nell’uomo, rizatriptan deve essere usato durante la gravidanza solo in caso di effettiva necessitĂ .

Uso durante l’allattamento

Studi nei ratti hanno indicato che si è verificato un passaggio molto elevato di rizatriptan nel latte materno. Riduzioni transitorie e molto scarse dei pesi corporei dei cuccioli prima dello svezzamento, sono state osservate solo quando l’esposizione sistemica materna eccedeva molto rispetto ai livelli di esposizione massima per l’uomo. Non esistono dati nell’uomo.

Quindi, deve essere esercitata cautela quando si somministra il rizatriptan a donne che allattano al seno. L’esposizione dei neonati deve essere minimizzata evitando l’allattamento per le 24 ore successive al trattamento.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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L’emicrania o il trattamento con rizatriptan possono causare sonnolenza in alcuni pazienti. In alcuni pazienti in terapia con rizatriptan sono stati segnalati capogiri. I pazienti perciĂ² devono valutare la loro capacitĂ  di svolgere attivitĂ  complesse durante gli attacchi emicranici e dopo la somministrazione di rizatriptan.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Rizatriptan è stato valutato in 8630 pazienti adulti fino ad un anno in studi clinici controllati. Gli effetti indesiderati piĂ¹ comuni valutati negli studi clinici sono stati capogiri, sonnolenza e astenia/affaticamento. La tabella seguente riassume le reazioni avverse di rizatriptan raggruppate in base alla terminologia MedDRA indicando la loro frequenza:molto comune (≥ 1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, < 1/100 ); raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); molto raro (≤ 1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

MedDRA – Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetto indesiderato
Disturbi del sistema immunitario Raro reazione di ipersensibilitĂ , anafilassi/reazione
anafilattoide.
Disturbi psichiatrici Non comune disorientamento, insonnia,
nervosismo.
Patologie del sistema nervoso Comune capogiri, sonnolenza, parestesie, cefalea, ipoestesia, diminuzione dell’acutezza
mentale, tremore.
Non comune atassia, vertigini,
disgeusia/alterazione del gusto.
Raro sincope.
Non nota convulsioni, sindrome da
serotonina.
Patologie dell’occhio Non comune visione offuscata.
Patologie cardiache Comune palpitazioni, tachicardia.
Non comune aritmia, anomalie dell’ECG.
Raro accidente cerebrovascolare (la maggior parte di queste reazioni avverse sono state segnalate in pazienti con fattori di rischio predittivi di malattia
coronarica), bradicardia.
Non nota ischemia o infarto del miocardio (la maggior parte di queste reazioni avverse sono state
segnalate in pazienti con fattori di rischio predittivi di malattia
coronarica).
Patologie vascolari Comune vampate di calore.
Non comune ipertensione.
Non nota ischemia vascolare periferica.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune disturbi faringei, dispnea.
Raro sibilo respiratorio.
Patologie gastrointestinali Comune nausea, secchezza delle fauci,
vomito, diarrea.
Non comune sete, dispepsia.
Non nota colite ischemica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune arrossamento, sudorazione.
Non comune prurito, orticaria, angioedema (per es.
edema del volto, gonfiore della lingua, edema della faringe) (per l’angioedema, vedere anche paragrafo 4.4), eruzione cutanea.
Non nota necrolisi epidermica tossica.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune pesantezza locale.
Non comune: dolore cervicale, irrigidimento locale, rigiditĂ , debolezza muscolare, dolore al viso,
mialgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Comune astenia/affaticamento, dolore addominale o toracico.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

 

04.9 Sovradosaggio

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Rizatriptan 40 mg (somministrato o in singola dose o in due dosi con un intervallo di 2 ore) è stato generalmente ben tollerato in piĂ¹ di 300 pazienti adulti; capogiri e sonnolenza sono stati gli effetti indesiderati correlati al farmaco piĂ¹ comuni.

In uno studio di farmacologia clinica, dove 12 soggetti adulti hanno ricevuto rizatriptan a dosi cumulative totali di 80 mg (somministrate nell’arco di 4 ore), due soggetti hanno riportato sincope e/o bradicardia. Un soggetto, una donna di 29 anni, ha sviluppato vomito, bradicardia e capogiri 3 ore dopo aver ricevuto un totale di 80 mg di rizatriptan (somministrato nell’arco di 2 ore). Un blocco AV di terzo grado, responsivo all’atropina, è stato osservato un’ora dopo l’inizio degli altri sintomi. Il secondo soggetto, un uomo di 25 anni, ha accusato transitori capogiri, sincope, incontinenza, e una pausa sistolica della durata di 5 secondi (registrata mediante ECG) immediatamente dopo una venopuntura dolorosa. La venopuntura era stata effettuata 2 ore dopo che il soggetto aveva ricevuto un totale di 80 mg di rizatriptan (somministrato nell’arco di 4 ore).

Inoltre, sulla base della farmacologia del rizatriptan, dopo un sovradosaggio potrebbero verificarsi ipertensione od altri sintomi cardiovascolari piĂ¹ seri.

Nel caso si sospetti un sovradosaggio di rizatriptan, si deve prendere in considerazione la disintossicazione gastrointestinale (ad es., lavanda gastrica seguita da carbone attivo). Il monitoraggio clinico ed elettrocardiografico deve durare almeno 12 ore, anche in assenza di sintomi clinici.

Gli effetti dell’emodialisi o della dialisi peritoneale sulle concentrazioni sieriche di rizatriptan sono sconosciuti.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: analgesici, preparati antiemicrania, agonisti selettivi dei recettori della serotonina (5HT1).

Codice ATC: N02C C04

Meccanismo d’azione:

Rizatriptan si lega selettivamente con elevata affinitĂ  ai recettori 5-HT1B e 5-HT1D umani ed ha scarso o nullo effetto o attivitĂ  farmacologica a livello dei recettori 5-HT2, 5-HT3 , a livello dei recettori α1, α2– o β- adrenergici, D1, D2, dopaminergici, H1 istaminici, muscarinici o delle benzodiazepine.

L’attivitĂ  terapeutica del rizatriptan nel trattamento della cefalalgia emicranica puĂ² essere attribuita al suo effetto agonista a livello dei recettori 5-HT1B e 5-HT1D dei vasi sanguigni intracranici extracerebrali che si pensa si dilatino durante un attacco e sulle fibre sensitive del trigemino che le innervano. L’attivazione di questi recettori 5-HT1B e 5-HT1D puĂ² comportare la costrizione dei vasi sanguigni intracranici che generano il dolore e l’inibizione del rilascio neuropeptidico che comporta una ridotta infiammazione dei tessuti sensibili ed una ridotta trasmissione centrale del segnale doloroso trigeminale.

Effetti farmacodinamici

Adulti

L’efficacia di rizatriptan nel trattamento acuto degli attacchi di emicrania è stata dimostrata in quattro studi multicentrici, controllati verso placebo, che hanno incluso piĂ¹ di 2.000 pazienti che hanno ricevuto rizatriptan a dosi di 5 o 10 mg fino ad un anno. Il sollievo dalla cefalea si verificava giĂ  30 minuti dopo la dose e le percentuali di risposta (ad es., riduzione del dolore cefalalgico da moderato o severo a lieve od assente) 2 ore dopo il trattamento erano 67-77% con la compressa da 10 mg, 60-63% con la compressa da 5 mg e 23-40% con placebo. Sebbene i pazienti che non hanno risposto al trattamento iniziale con rizatriptan non abbiano ricevuto ulteriori dosi per lo stesso attacco, era ancora verosimile che rispondessero al trattamento per un attacco successivo. Rizatriptan ha ridotto la disabilitĂ  funzionale e attenuato la nausea, la fotofobia, la fonofobia associate con gli attacchi emicranici.

Rizatriptan conferma la sua efficacia nel trattamento dell’emicrania mestruale, cioè dell’emicrania che si manifesta entro i 3 giorni prima o dopo l’inizio del ciclo mestruale.

Adolescenti (12-17 anni di etĂ )

L’efficacia di rizatriptan liofilizzati orali in pazienti pediatrici (da 12-17 anni di etĂ ) è stata valutata in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli (n=570). Si richiedeva che la popolazione di pazienti fosse anamnesticamente non responsiva alla terapia con FANS e paracetamolo. I pazienti con una cefalea di tipo emicranico qualificante inizialmente sono stati trattati con placebo nei 30 minuti successivi all’insorgenza. Dopo

15 minuti di run-in con il placebo, i soggetti che non avevano risposto al placebo hanno poi trattato un singolo attacco di emicrania con placebo o rizatriptan. Usando una strategia di dosaggio basata sul peso, i pazienti di peso da 20 kg a <40 kg hanno ricevuto 5 mg di rizatriptan e i pazienti di peso ≥40 kg hanno ricevuto 10 mg di rizatriptan.

In questa popolazione di studio arricchita, è stata osservata una differenza del 9% tra il trattamento attivo ed il placebo per l’endpoint primario di efficacia di libertĂ  dal dolore (riduzione da dolore moderato o grave a nessun dolore) 2 ore dopo il trattamento (31% con rizatriptan verso il 22% con placebo (p=0,025)). Non è stata trovata alcuna differenza significativa per l’endpoint secondario di sollievo dal dolore (riduzione da dolore moderato o grave a lieve o nessun dolore).

Bambini (6-11 anni di etĂ )

L’efficacia di rizatriptan liofilizzati orali è stata valutata anche in pazienti pediatrici da 6 a 11 anni

di età nello stesso studio clinico in acuto controllato con placebo (n=200). La percentuale di pazienti che raggiungevano la libertà dal dolore 2 ore dopo il trattamento non è stata significativamente differente da un punto di vista statistico nei pazienti che avevano ricevuto rizatriptan liofilizzati orali da 5 e 10 mg, rispetto a quelli che avevano ricevuto placebo (39,8% verso 30,4%, p=0,269).

 

05.2 ProprietĂ  farmacocinetiche

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Assorbimento

Rizatriptan viene rapidamente e completamente assorbito dopo somministrazione orale.

La biodisponibilitĂ  orale media della compressa è approssimativamente del 40-45% e i valori medi delle concentrazioni plasmatiche massime (Cmax) sono raggiunti in circa 1-1,5 ore (Tmax). La somministrazione orale di una compressa con una colazione ricca di grassi non ha effetto sul grado di assorbimento del rizatriptan, ma l’assorbimento è stato ritardato di circa 1 ora.

Effetti degli alimenti: gli effetti degli alimenti sull’assorbimento di rizatriptan liofilizzato orale non sono stati studiati. Per il rizatriptan in compresse, la Tmax viene ritardata di circa 1 ora dalla somministrazione a stomaco pieno. Un ritardo ulteriore dell’assorbimento di rizatriptan puĂ² verificarsi quando il liofilizzato orale viene somministrato dopo i pasti (vedere paragrafo 4.2).

Distribuzione

Rizatriptan è legato in minima parte (14%) alle proteine plasmatiche. Il volume di distribuzione è approssimativamente di 140 litri in soggetti di sesso maschile e di 110 litri in soggetti di sesso femminile.

Biotrasformazione

La via primaria del metabolismo del rizatriptan è la deaminazione ossidativa da parte della monoaminossidasi-A (MAO-A) nel metabolita acido indolacetico, che è farmacologicamente inattivo. In misura minore si forma l’N-monodesmetil-rizatriptan, un metabolita con attivitĂ  simile a quella del composto progenitore a livello dei recettori 5-HT1B/1D, ma che non contribuisce significativamente all’attivitĂ  farmacodinamica del rizatriptan. Le concentrazioni plasmatiche del N-monodesmetil-rizatriptan sono approssimativamente il 14% di quelle del composto progenitore ed è eliminato in simile quantitĂ . Altri metaboliti minori comprendono l’N-ossido, il composto 6-idrossilato, e la forma coniugata con il solfato del metabolita 6-idrossilato. Nessuno di questi metaboliti minori è farmacologicamente attivo. Dopo somministrazione orale di rizatriptan marcato con 14C, rizatriptan è responsabile di circa il 17% della radioattivitĂ  plasmatica circolante.

Eliminazione

Dopo somministrazione endovenosa, l’AUC aumenta, proporzionalmente nell’uomo e quasi proporzionalmente nella donna, con la dose nel range di dosaggio 10-60 μg/kg. In seguito a somministrazione orale, l’AUC aumenta in modo quasi proporzionale con la dose in un range di dosaggio di 2,5-10 mg. L’emivita plasmatica del rizatriptan in uomini e donne è in media 2-3 ore. La clearance plasmatica del rizatriptan è in media circa 1.000-1.500 ml/min negli uomini e circa 900-1.100 ml/min nelle donne; circa il 20-30% di questa è dato dalla clearance renale. Dopo una dose orale di rizatriptan marcato con 14C, circa l’80% della radioattivitĂ  è escreta con le urine e circa il 10% della dose è escreta con le feci. CiĂ² dimostra che i metaboliti sono escreti principalmente per via renale.

In accordo con il suo metabolismo di primo passaggio, approssimativamente il 14% di una dose orale è escreto con le urine come rizatriptan immodificato mentre il 51% è escreto come metabolita acido indolacetico. Non piĂ¹ dell’1% è escreto con le urine come il metabolita N-monodesmetilato attivo.

Se il rizatriptan è somministrato secondo il regime di dosaggio massimo, non si verifica accumulo plasmatico del principio attivo giorno dopo giorno.

Caratteristiche dei pazienti

Pazienti con un attacco emicranico: Un attacco emicranico non interferisce con la farmacocinetica del rizatriptan.

Sesso: Negli uomini rispetto alle donne, l’AUC del rizatriptan (10 mg somministrati per os) è risultata di circa il 25% piĂ¹ bassa, la Cmax dell’11% piĂ¹ bassa e il Tmax è stato raggiunto approssimativamente nello stesso momento. Questa apparente differenza farmacocinetica non è stata di rilevanza clinica.

Anziani: Le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan osservate in soggetti anziani (etĂ  compresa tra 65 e 77 anni) sono state simili a quelle osservate in adulti giovani dopo somministrazione della compressa.

Pazienti pediatrici: Uno studio di farmacocinetica del rizatriptan (formulazione in liofilizzati orali) è stato condotto in pazienti pediatrici emicranici da 6 a 17 anni di etĂ . Le esposizioni medie dopo somministrazione di una dose singola di 5 mg di rizatriptan liofilizzati orali a pazienti pediatrici di peso compreso tra 20-39 kg o di 10 mg di rizatriptan liofilizzati orali a pazienti pediatrici di peso ≥40 Kg sono

state rispettivamente del 15% inferiore e del 17% superiore rispetto alla esposizione osservata dopo somministrazione di una dose singola di 10 mg di rizatriptan liofilizzati orali a pazienti adulti. La rilevanza clinica di queste differenze non è chiara.

Compromissione epatica (punteggio di Child-Pugh 5-6): Dopo somministrazione orale in pazienti con danno epatico causato da lieve cirrosi epatica alcolica, le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan sono risultate simili a quelle osservate in soggetti giovani di ambo i sessi. Un incremento significativo dell’AUC (50%) e della Cmax (25%) è stato osservato in pazienti con moderata compromissione epatica (punteggio di Child-Pugh 7). La farmacocinetica non è stata studiata in pazienti con punteggio di Child-Pugh >7 (grave compromissione epatica).

Compromissione renale: In pazienti con compromissione renale (clearance della creatinina 10-60 ml/min/1,73m2), l’AUC del rizatriptan non è stata significativamente differente da quella osservata nei soggetti sani dopo somministrazione della compressa. In pazienti in emodialisi (clearance della creatinina

<10 ml/min/1,73m2), l’AUC del rizatriptan è stata approssimativamente maggiore del 44% rispetto a quella osservata in pazienti con funzione renale normale. La concentrazione plasmatica massima del rizatriptan in pazienti con compromissione renale di qualsiasi grado è stata simile a quella di soggetti sani.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici indicano l’assenza di rischio per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicitĂ  per dosi ripetute, genotossicitĂ , cancerogenicitĂ  potenziale, tossicitĂ  sulla riproduzione e sullo sviluppo, sicurezza farmacologica, nonchĂ© di farmacocinetica e metabolismo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina

Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione Sodio amido glicolato A

Silice colloidale anidra Sodio stearil fumarato

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister Alluminio/Alluminio

Confezione: 1; 2; 3; 6; 12; 18 compresse.

Ăˆ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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lt;e la manipolazione>

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da esso devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Zentiva Italia S.r.l.

Viale L. Bodio, 37/b – 20158 Milano

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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compresse

compressa AIC n. 042064016

compresse AIC n. 042064028

compresse AIC n. 042064030

6 compresse AIC n. 042064042

12 compresse AIC n. 042064055

18 compresse AIC n. 042064067

Rizatriptan Zentiva 10 mg compresse

compressa AIC n. 042064079

compresse AIC n. 042064081

compresse AIC n. 042064093

6 compresse AIC n. 042064105

12 compresse AIC n. 042064117

18 compresse AIC n. 042064129

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Determinazione n. 186/2013 del 13/02/ 2013 – Gazzetta Ufficiale n. 51 del 01/03/2013

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-