Lamisilmono: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Lamisilmono

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Lamisilmono: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Lamisilmono 1% soluzione cutanea

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni grammo di soluzione cutanea contiene 10 mg di terbinafina (come cloridrato).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione cutanea.

Soluzione viscosa limpida o lievemente opaca.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Lamisilmono è indicato per il trattamento della tinea pedis (piede d’atleta) negli adulti (vedere paragrafo 4.4).

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Uso cutaneo.

Posologia

Adulti: una singola applicazione.

Lamisilmono deve essere applicato una sola volta su entrambi i piedi, anche se le lesioni sono visibili su un piede solo. Ciò assicura l’eliminazione dei funghi (dermatofiti) che potrebbero essere presenti in aree del piede dove non sono visibili lesioni.

Dosaggio in popolazioni speciali Popolazione pediatrica

La sicurezza di Lamisilmono nei bambini non è stata stabilita.

Pertanto il suo impiego non è raccomandato in pazienti al di sotto dei 18 anni di età.

Modo di somministrazione

I pazienti devono lavare ed asciugare entrambi i piedi e le mani prima di applicare il medicinale. Devono trattare un piede, poi l’altro.

Cominciando dalle dita del piede, i pazienti devono applicare un sottile strato tra le dita e tutto intorno ad esse in maniera uniforme, come pure coprire la pianta e i lati del piede fino a 1.5 cm. Il medicinale deve essere applicato con la stessa modalità sull’altro piede, anche se la pelle sembra sana. Il medicinale deve essere

lasciato asciugare per 1-2 minuti sino a diventare una pellicola. I pazienti devono quindi lavarsi le mani. Lamisilmono non deve essere massaggiato sulla pelle.

Per ottenere risultati migliori, non si devono lavare le aree trattate per 24 ore dopo l’applicazione. Si raccomanda pertanto di applicare Lamisilmono dopo una doccia o un bagno e di attendere fino alla stessa ora del giorno successivo prima di lavare delicatamente i piedi di nuovo; dopo averli lavati, i piedi devono essere asciugati tamponando con delicatezza.

I pazienti devono utilizzare la quantità necessaria per ricoprire entrambi i piedi come sopra illustrato. L’eventuale medicinale residuo deve essere gettato.

La riduzione dei sintomi clinici si osserva normalmente entro alcuni giorni. Qualora non si notassero segni di miglioramento dopo una settimana, la diagnosi deve essere rivista e i pazienti devono quindi consultare un medico. Non esistono dati circa il trattamento ripetuto con Lamisilmono. Pertanto non può essere raccomandato un secondo trattamento durante lo stesso episodio di piede d’atleta.

Pazienti anziani

Non è necessario un aggiustamento del dosaggio.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Lamisilmono deve essere usato con cautela in pazienti con lesioni dove l’alcool può essere irritante (dopo esposizione al sole o grave desquamazione della pelle). Non deve essere utilizzato sul viso.

Lamisilmono è esclusivamente per uso esterno. Può essere irritante per gli occhi. In caso di contatto accidentale con gli occhi, risciacquare gli occhi accuratamente con acqua corrente.

Lamisilmono deve essere tenuto fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Lamisilmono non è raccomandato per il trattamento della tinea pedis plantare cronica ipercheratosica (tipo “a mocassino”).

In caso di reazione allergica, la pellicola deve essere rimossa con un solvente organico come l’alcool denaturato ed i piedi lavati con acqua saponata tiepida.

Informazioni concernenti gli eccipienti

Lamisilmono contiene etanolo; tenere lontano da fiamme vive.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono note interazioni farmacologiche con Lamisilmono.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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danza

Non vi è esperienza clinica con la terbinafina in donne in stato di gravidanza. Studi di tossicità fetale nell’animale non indicano effetti avversi (vedere paragrafo 5.3). Lamisilmono non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità.

Allattamento

La terbinafina è escreta nel latte materno. Lamisilmono non deve essere utilizzato durante l’allattamento al seno.

Fertilità

Gli studi sull’animale non hanno evidenziato alcun effetto della terbinafina sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Lamisilmono non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

Gli effetti indesiderati includono lievi e transitorie reazioni nel sito di applicazione. In casi molto rari, si possono verificare reazioni allergiche.

Elenco delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono elencate sotto per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune ( 1/10), comune ( 1/100; <1/10), non comune ( 1/1.000; <1/100), rara ( 1/10.000; <1/1.000), molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravità decrescente.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Molto rara (<1/10.000, compresi casi isolati): reazioni allergiche come rash, prurito, dermatite bollosa e orticaria.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Non comune (>1/1.000, <1/100): reazioni nel sito di applicazione come secchezza cutanea, irritazione della cute o sensazione di bruciore.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/it/responsabili.

 

04.9 Sovradosaggio

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In caso di accidentale ingestione, il contenuto di alcool (81.05% w/w) di Lamisilmono deve essere tenuto in considerazione.

È molto improbabile che si verifichi un sovradosaggio poiché il medicinale è per singola applicazione, per uso cutaneo e il tubo contiene soltanto la quantità necessaria per una applicazione. L’ingestione accidentale del prodotto contenuto in un tubo da 4 g che contiene 40 mg di terbinafina è molto ridotta rispetto all’assunzione di una compressa di Lamisil da 250 mg (unità posologica per via orale per adulti). Tuttavia, nel caso in cui dovessero essere ingeriti inavvertitamente diversi tubi di Lamisilmono, sono da attendersi effetti avversi simili a quelli osservati a seguito di sovradosaggio con Lamisil compresse. Questi comprendono mal di testa, nausea, dolore epigastrico e vertigini.

Trattamento del sovradosaggio

In caso di ingestione accidentale, il trattamento raccomandato del sovradosaggio consiste nell’eliminare il principio attivo, principalmente attraverso la somministrazione di carbone attivo, e se necessario nel fornire una terapia di supporto sintomatico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Altri antifungini per uso topico; Codice ATC: D01AE15.

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

La terbinafina è un’allilamina che interferisce in modo specifico sulla biosintesi degli steroli fungini in un passaggio iniziale. Ciò porta ad una carenza di ergosterolo ed un accumulo intracellulare di squalene, con conseguente morte della cellula fungina. La terbinafina agisce mediante l’inibizione della squalene epossidasi nella membrana cellulare fungina. L’enzima squalene epossidasi non è legato al sistema del citocromo P450. La terbinafina non influenza il metabolismo di ormoni o di altri farmaci.

La terbinafina possiede un ampio spettro di attività antifungina nelle infezioni micotiche della pelle causate da dermatofiti quali Trichophyton (ad es. T. rubrum,

T. mentagrophytes, T. verrucosum, T. violaceum), Microsporum canis ed Epidermophyton floccosum. A basse concentrazioni la terbinafina è fungicida nei confronti dei dermatofiti.

Studi su pazienti hanno evidenziato che l’applicazione di una singola dose di Lamisilmono 1% soluzione cutanea su entrambi i piedi si è dimostrata efficace in pazienti con tinea pedis (piede d’atleta) che presentavano lesioni interdigitali, e che si estendevano alle adiacenti aree cutanee dei lati e delle piante dei piedi.

Terbinafina ha una lunga durata d’azione, meno del 12,5% dei soggetti con piede d’atleta trattati con terbinafina in soluzione 1% mostra ricadute o re-infezione nei 3 mesi successivi all’inizio del trattamento.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Una volta applicato sulla cute, Lamisilmono 1% soluzione cutanea forma una pellicola sulla cute. È probabile che la terbinafina sia legata o venga trattenuta nei

componenti lipidici dello strato corneo, i quali possono avere un ruolo nella lunga emivita di eliminazione di questo farmaco dallo strato corneo. La terbinafina permane nello strato corneo fino a 13 giorni, a livelli che sono in eccesso rispetto alla Concentrazione Minima Inibente in vitro della terbinafina sui dermatofiti.

Lavare la pellicola diminuisce il contenuto di terbinafina nello strato corneo e pertanto il lavaggio deve essere evitato per le prime 24 h successive all’applicazione per consentire la massima penetrazione nello strato corneo della terbinafina.

L’occlusione, probabilmente da considerare nell’uso terapeutico, risulterà in un aumento di 2.7 volte dell’esposizione dello strato corneo alla terbinafina a seguito di una singola applicazione di Lamisilmono 1% soluzione cutanea. Benché non sia stata studiata, la penetrazione nello strato corneo della terbinafina è probabilmente maggiore nei pazienti con tinea pedis che nei volontari sani sulla schiena. Ciò è dovuto all’effetto occlusivo riscontrato negli spazi interdigitali, che probabilmente viene aumentato dall’indossare le scarpe, piuttosto che un qualsiasi effetto causato dalla compromissione dell’integrità dello strato corneo.

La biodisponibilità sistemica è molto bassa sia nei volontari sani sia nei pazienti. Un’applicazione di soluzione cutanea di Lamisilmono 1% soluzione cutanea sulla schiena, su un’area 3 volte maggiore dell’area di entrambi i piedi, è risultata in un’esposizione stimata alla terbinafina inferiore allo 0.5% dell’esposizione conseguente alla somministrazione per via orale di una compressa da 250 mg.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In studi a lungo termine (fino a 1 anno) su ratti e cani non sono stati evidenziati effetti tossici marcati in nessuna delle due specie fino a dosi orali di circa 100 mg/kg al giorno. Ad alti dosaggi orali, il fegato ed eventualmente anche il rene sono stati identificati quali potenziali organi bersaglio.

In uno studio di carcinogenesi per via orale nei topi della durata di 2 anni, non si sono fatti riscontri neoplastici o altri riscontri anormali attribuibili al trattamento con dosi fino a 130 (maschi) e 156 (femmine) mg/kg al giorno. In uno studio di carcinogenesi per via orale nei ratti della durata di 2 anni al dosaggio più elevato, 69 mg/kg al giorno, è stato osservato nei maschi un aumento dell’incidenza dei tumori epatici. I cambiamenti, che possono essere associati a proliferazione dei perossisomi, sono stati dimostrati essere specie-specifici dal momento che non sono stati osservati nello studio di carcinogenesi nei topi o in altri studi nei topi, nei cani o nelle scimmie.

Durante gli studi con dosi orali elevate di terbinafina nelle scimmie, sono state osservate irregolarità della rifrazione nella retina ai dosaggi più alti (il livello senza effetto tossico era di 50 mg/kg). Queste irregolarità erano associate alla presenza di un metabolita della terbinafina nel tessuto oculare e sono scomparse dopo sospensione del farmaco. Esse non erano associate a cambiamenti istologici. Una serie standard di prove per valutare in vitro e in vivo la genotossicità non ha evidenziato per il farmaco alcun potenziale mutageno o clastogeno.

In studi in ratti e conigli non sono stati osservati effetti negativi sulla fertilità o altri parametri relativi alla sfera riproduttiva.

L’applicazione ripetuta sulla pelle della soluzione cutanea di Lamisilmono 1% soluzione cutanea su ratti e maialini nani produce livelli plasmatici di terbinafina che sono almeno 50-100 volte inferiori a quelli stabiliti come livelli senza effetti avversi negli studi di tossicità animale della terbinafina, pertanto non è atteso che l’utilizzo del medicinale produca un qualsiasi effetto avverso sistemico.

Lamisilmono 1% soluzione cutanea è risultato ben tollerato in numerosi studi di tollerabilità e non ha indotto sensibilizzazione.

La sicurezza del acrilati/ottilacrilamide copolimero, un eccipiente impiegato di recente nei medicinali dermatologici per uso topico, è stata stabilita sulla base di studi convenzionali di tossicità a dose singola e ripetuta, genotossicità e tollerabilità locale.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Acrilati/ottilacrilamide copolimero; idrossipropilcellulosa; trigliceridi saturi a catena media; etanolo.

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Tubo di alluminio laminato (polietilene-alluminio-polietilene) da 4 g con tappo a vite in polietilene.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Novartis Farma S.p.A. Largo Umberto Boccioni 1 21040 Origgio VA

Italia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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Tubo da 4 g – A.I.C. n. 038282012.

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 22 gennaio 2008 Data del rinnovo più recente: 4 novembre 2010

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-