Gliclazide Krka 90 mg RM: Scheda Tecnica del Farmaco

Gliclazide Krka 90 mg RM

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Gliclazide Krka 90 mg RM: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Gliclazide Krka

 

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

Gliclazide Krka 90 mg compresse a rilascio modificato

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

contiene 90 mg di gliclazide. Eccipienti con effetto noto:

Ogni compressa a rilascio modificato contiene 133,1 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Compressa a rilascio modificato.

Compresse da bianche a biancastre, a forma di capsula, biconvesse con una lunghezza di 17,0

17,5 mm ed una larghezza di 4,6 – 5,4 mm, incise con G90 su un lato.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Diabete mellito non insulino-dipendente (tipo 2) nell’adulto quando le misure dietetiche , l’esercizio fisico e la perdita di peso da soli non sono sufficienti per controllare il glucosio ematico.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Posologia

La dose giornaliera di gliclazide può variare da 30 mg a 120 mg da assumersi in un’unica somministrazione per via orale al momento della colazione.

In caso di mancata assunzione di una dose, non si deve incrementare la dose del giorno successivo.

Come per qualsiasi agente ipoglicemizzante, la posologia deve essere regolata secondo la risposta metabolica di ciascun paziente (glucosio nel sangue, HbA1c).

Dose iniziale

La dose iniziale raccomandata è di 30 mg al giorno.

Se il livello di glucosio nel sangue risulta efficacemente sotto controllo , questa dose può essere usata come dose di mantenimento.

Se il livello di glucosio nel sangue non risulta adeguatamente sotto controllo, la dose può essere aumentata fino a 60, 90 o 120 mg al giorno, in fasi successive.

L’intervallo tra ciascun incremento di dose deve essere di almeno 1 mese tranne in quei pazienti che non hanno registrato una riduzione di glicemia dopo due settimane di trattamento.

In questi casi, la dose può essere aumentata alla fine della seconda settimana di trattamento.

La dose raccomandata massima giornaliera è di 120 mg.

Una compressa a rilascio modificato di Gliclazide Krka 90 mg corrisponde ad una compressa a rilascio modificato e mezza di gliclazide 60 mg.

Passaggio da compresse di gliclazide da 80 mg a Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato:

Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato possono essere utilizzate per sostituire compresse di gliclazide da 80 mg in pazienti che richiedono una dose giornaliera di 90 mg di gliclazide. Una compressa di gliclazide (80 mg) è comparabile a 30 mg di una compressa a rilascio modificato. Di conseguenza, il passaggio può essere fatto con un attento monitoraggio del sangue.

Passaggio da un altro medicinale anti-diabetico orale a Gliclazide Krka 90 mg:

Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato può essere utilizzato in sostituzione di altri agenti antidiabetici orali.

Devono essere presi in considerazione il dosaggio e l’emivita dell’agente antidiabetico precedente quando si effettua il passaggio a gliclazide compresse a rilascio modificato. Generalmente non è necessario un periodo di transizione. Deve essere somministrata una dose iniziale di 30 mg che può essere adattata in base alla risposta glicemica del paziente, come descritto sopra. Per il trattamento con dosi giornaliere inferiori a 90 mg/giorno sono disponibili altri dosaggi di Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato.

Quando si passa da una sulfanilurea ipoglicemizzante con una emivita prolungata, può essere necessario un intervallo di sospensione del trattamento della durata di pochi giorni per evitare un effetto additivo dei due prodotti, che può causare ipoglicemia.

La procedura descritta per iniziare la terapia deve essere usata anche quando si passa al trattamento con Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato, per es. dose iniziale di 30 mg/giorno, seguita da un graduale aumento della dose, a seconda della risposta metabolica.

Terapia combinata con altri agenti anti-diabetici

Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato possono essere somministrate in combinazione con biguanidi, inibitori dell’alfa-glucosidasi o insulina. Nei pazienti non adeguatamente controllati con Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato, può essere iniziata, sotto stretto controllo del medico, una terapia concomitante con insulina.

Popolazioni particolari

Anziani

Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato devono essere prescritte utilizzando lo stesso regime di dosaggio raccomandato per i pazienti al di sotto dei 65 anni di età.

Pazienti con compromissione renale

In pazienti con compromissione renale da lieve a moderata può essere utilizzato lo stesso regime posologico come nei pazienti con normale funzionalità renale, con attenzione al monitoraggio del paziente. Questi dati sono stati confermati da studi clinici.

Pazienti a rischio di ipoglicemia

Per denutrizione o malnutrizione,

Con malattie endocrine gravi o scarsamente compensate (ipopituitarismo, ipotiroidismo, insufficienza adrenocorticotropa),

Che hanno interrotto i una terapia prolungata e/o alte dosi di corticosteroidi,

Affetti da una grave patologia vascolare (grave cardiopatia coronarica, grave compromissione carotidea, patologia vascolare diffusa)

Si raccomanda di utilizzare la dose minima giornaliera iniziale di 30 mg.

Gliclazide Krka 90 mg compresse a rilascio modificato non sono destinate per l’inizio della terapia.

Per il trattamento con la dose giornaliera inferiore a 90 mg/giorno, sono disponibili altri dosaggi di Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficiacia di Gliclazide Krka nei bambini e negli adolescenti non è stata stabilita.

Non ci sono dati disponibili sui bambini.

Modo di somministrazione

Gliclazide Krka deve essere assunto in una unica somministrazione al momento della colazione.

Si raccomanda di deglutire le compresse intere.

 

04.3 Controindicazioni

Indice

Ipersensibilità alla gliclazide, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, ad altre sulfoniluree o alle sulfonamidi,

diabete insulino-dipendente (Tipo I),

coma e pre-coma diabetico, chetoacidosi diabetica,

grave insufficienza renale o epatica (in questi casi si raccomanda l’uso di insulina)

trattamento con miconazolo (vedere paragrafo 4.5),

allattamento (vedere paragrafo 4.6).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

Ipoglicemia

Questo medicinale deve essere prescritto solo se il paziente può avere una regolare assunzione di cibo (inclusa la colazione). E’ importante avere un regolare apporto di carboidrati a causa del maggiore rischio di ipoglicemia se il pasto viene assunto in ritardo, se viene consumata una inadeguata quantità di cibo o se il cibo ha un basso contenuto di carboidrati. L’ipoglicemia ha maggiore probabilità di manifestarsi durante diete a basso contenuto calorico, a seguito di prolungato o intenso esercizio fisico, assunzione di alcol o se si utilizza una combinazione di agenti ipoglicemici.

L’ipoglicemia può verificarsi a seguito della somministrazione di sulfaniluree (vedere paragrafo 4.8). In alcuni casi tale disturbo può essere grave e prolungato. Può essere necessario il ricovero in ospedale e la somministrazione di glucosio può dover proseguire per diversi giorni.

Sono necessari un’attenta selezione dei pazienti, della dose utilizzata, e chiare indicazioni al paziente per ridurre il rischio di episodi ipoglicemici.

Fattori che aumentano il rischio di ipoglicemia:

paziente riluttante o (in particolare nei pazienti anziani) incapace di collaborare

malnutrizione, pasti irregolari, salto del pasto, periodi di digiuno o variazioni del regime alimentare

squilibrio tra esercizio fisico ed assunzione di carboidrati

insufficienza renale

insufficienza epatica grave

sovradosaggio di Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato

alcune malattie endocrine: disturbi alla tiroide, ipopituitarismo ed insufficienza surrenale

somministrazione concomitante di altri farmaci (vedere paragrafo 4.5)

Compromissione renale ed epatica

La farmacocinetica e/o la farmacodinamica della gliclazide può essere alterata nei pazienti con insufficienza epatica o insufficienza renale grave. Un episodio ipoglicemico che si verifica in questi pazienti può essere prolungato; pertanto è necessario intraprendere un trattamento adeguato.

Informazioni per il paziente

Devono essere spiegati al paziente ed ai suoi familiari il rischio di ipoglicemia, insieme con i suoi sintomi (vedere paragrafo 4.8), il trattamento e le condizioni che predispongono al suo sviluppo. Il paziente deve essere informato sull’importanza di seguire raccomandazioni sulla dieta, di fare esercizio fisico regolare e di monitorare regolarmente i livelli di glucosio nel sangue.

Scarso controllo dei livelli di glucosio nel sangue

Il controllo della glicemia in un paziente trattato con anti-diabetici può essere influenzato da uno dei seguenti fattori: febbre, trauma, infezioni o interventi chirurgici. In alcuni casi può essere necessario somministrare insulina.

L’efficacia ipoglicemica di un agente anti-diabetico orale, inclusa la gliclazide, è attenuato col tempo in molti pazienti: questo può essere dovuto alla progressione della gravità del diabete, o ad una ridotta risposta al trattamento. Questo fenomeno è conosciuto come fallimento secondario che si distingue dal fallimento primario, quando una sostanza attiva non è efficace come trattamento di prima linea. Prima di classificare il paziente come fallimento secondario, devono essere presi in considerazione un adattamento della dose adeguato ed il rispetto della dieta.

Test di laboratorio

La misura dei livelli di emoglobina glicata (o glicemia venosa a digiuno) è raccomandata per il controllo della glicemia nel sangue. Può essere utile anche l’auto monitoraggio del glucosio nel sangue.

Il trattamento di pazienti con deficit di G6PD con sulfoniluree può portare ad anemia emolitica.

Dal momento che la gliclazide appartiene alla classe chimica delle sulfoniluree, cautela deve essere utilizzata nei pazienti con deficit di G6PD e deve essere presa in considerazione una alternativa non-sulfonilurea.

Altri Eccipienti

Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato contiene lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio- galattosio, non devono assumere questo medicinale.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

I seguenti medicinali possono aumentare il rischio di ipoglicemia:

Associazioni controindicate

Miconazolo (via sistemica, gel per la mucosa orale): aumenta l’effetto ipoglicemizzante con possibile insorgenza di sintomi ipoglicemici, o anche coma.

Associazioni non raccomandate

Fenilbutazone (via sistemica): aumenta l’effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree (spiazza il loro legame alle proteine plasmatiche e/o riduce la loro eliminazione).

E’ preferibile utilizzare un agente anti-infiammatorio differente, oppure avvertire anche il paziente e sottolineare l’importanza dell’auto-monitoraggio. Può essere necessario adattare la dose del principio attivo antidiabetico durante e dopo il trattamento con l’agente anti- infiammatorio.

Alcool: aumenta la reazione ipoglicemica (inibendo le reazioni compensative) che può portare alla comparsa di coma ipoglicemico. Devono essere evitati alcool e farmaci a base di alcool.

Associazioni che richiedono precauzioni d’uso

Il potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante e quindi in alcuni casi di ipoglicemia può verificarsi anche quando viene assunto uno dei seguenti medicinali:

altri antibiabetici (insulina, acarbosio, metoformina, tiazolidinedioni, inibitori della dipeptidil peptidasi 4, agonisti del recettore GLP-1), beta-bloccanti, fluconazolo, ACE inibitori (captopril, enalapril), antagonisti del recettore H2, inibitori MAO, sulfonamidi, claritromicina e agenti anti-infiammatori non steroidei.

I seguenti medicinali possono causare un aumento della glicemia nel sangue:

Associazioni non raccomandate

Danazolo: effetto diabetogeno del danazolo.

Se non può essere evitato l’utilizzo di questo principio attivo, il paziente deve essere avvertito ed informato dell’importanza del monitoraggio dell’urina e della glicemia. Può essere necessario modificare la dose del principio attivo dell’anti-diabetico durante e dopo il trattamento con danazolo.

Associazioni che richiedono precauzioni d’uso

Clorpromazina (agente neurolettico): alte dosi (>100 mg al giorno di clorpromazina) aumentano i livelli di glicemia (riduzione del rilascio di insulina).

Il paziente deve essere avvertito ed informato dell’importanza del monitoraggio della glicemia. Può essere necessario adattare la dose del principio attivo dell’anti-diabetico durante e dopo il trattamento con l’agente neurolettico.

Glucocorticoidi (via sistemica e locale: intra-articolare, cutanea e preparazioni rettali) e tetracosactide: aumentano la glicemia con possibile chetosi (riduzione della tollerabilità ai carboidrati dovuta ai glucocorticoidi). Il paziente deve essere avvertito ed informato dell’importanza del monitoraggio della glicemia, in particolare all’inizio del trattamento. Può essere necessario adattare la dose del principio attivo dell’anti-diabetico durante e dopo il trattamento con glucocorticoidi.

Ritodrina, salbutamolo, terbutalina (i.v.): aumento del livello di zucchero nel sangue a causa degli effetti beta-2 agonista. Il paziente deve essere informato dell’importanza del monitoraggio della glicemia. Può essere necessario il passaggio al trattamento con insulina.

Associazioni da prendere in considerazione:

Terapia con anti-coagulanti (per es. warfarin, etc.):

Le sulfoniluree possono portare ad un potenziamento dell’anticoagulazione durante trattamento concomitante. Può essere necessario un adattamento della dose dell’anti- coagulante.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Gravidanza

Non sono disponibili dati in merito all’impiego della gliclazide durante la gravidanza negli esseri umani , sebbene esistano alcuni dati relativi ad altre sulfaniluree.

Negli studi condotti su animali, la gliclazide non è teratogenica.

Il controllo del diabete deve essere ottenuto prima del momento del concepimento per ridurre il rischio di anomalie congenite legate al diabete incontrollato.

Gli agenti ipoglicemici orali non sono adatti, l’insulina è il farmaco di prima scelta per il trattamento del diabete durante la gravidanza. Si raccomanda di modificare la terapia ipoglicemica orale con l’insulina prima di programmare una gravidanza o prima possibile quando viene scoperto lo stato di gravidanza.

Allattamento

Non è noto come la gliclazide o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Dato il rischio di ipoglicemia neonatale, il prodotto è controindicato durante l’allattamento.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Gliclazide Krka 90 mg compresse a rilascio modificato non ha influenza nota sulla capacità di guidare ed utilizzare macchinari.

Tuttavia, i pazienti devono essere informati sui sintomi di ipoglicemia and devono prestare attenzione durante la guida o l’utilizzo di macchinari, specialmente all’inizio del trattamento.

 

04.8 Effetti indesiderati

Indice

Sulla base dei dati ottenuti in merito all’impiego di gliclazide, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati:

La frequenza è classificata come segue:

Molto comune ( 1/10)

– Comune ( 1/100; < 1/10)

– Non comune ( 1/1.000; < 1/100)

– Rara ( 1/10,000; < 1/1.000)

– Molto rara (< 1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base ai dati disponibili)

Ipoglicemia

Come con altre sulfoniluree, il trattamento con Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato può causare ipoglicemia se i pasti vengono assunti in modo irregolare, e, in particolare, se vengono saltati.

I possibili sintomi di ipoglicemia sono: mal di testa, fame intensa, nausea, vomito, stanchezza, disturbi del sonno, agitazione, aggressività, scarsa concentrazione, ridotta consapevolezza e

reazioni rallentate, depressione, confusione, disturbi visivi e del linguaggio, afasia, tremore, paresi, disturbi sensoriali, capogiri, sensazione di impotenza , perdita di autocontrollo, delirio, convulsioni, respirazione superficiale, bradicardia, sonnolenza e perdita di coscienza, possibilmente con conseguente coma e esito letale.

Inoltre, possono essere osservati segni di contro-regolazione adrenergica: sudorazione, sudori freddi, ansia, tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris e aritmia cardiaca.

Di solito, i sintomi scompaiono dopo l’assunzione di carboidrati (zuccheri). Tuttavia, i dolcificanti artificiali non hanno effetto. L’esperienza con altre sulfaniluree indica che l’ipoglicemia può ripresentarsi anche quando le misure si rivelano inizialmente efficaci.

Se un episodio di ipoglicemia è grave o prolungato, e anche se è temporaneamente controllato da assunzione di zucchero, sono necessari un immediato trattamento medico o anche il ricovero in ospedale.

Altri effetti indesiderati

Patologie gastrointestinali

Sono stati registrati disturbi gastrointestinali, inclusi dolore addominale, nausea, vomito, dispepsia, diarrea e costipazione; se si verificano , è possibile evitarli o ridurli al minimo assumendo la gliclazide insieme alla colazione.

I seguenti effetti indesiderati sono stati segnalati più raramente:

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Rash, prurito, orticaria, angioedema, eritema, eruzioni cutanee maculopapulose, reazioni bollose (come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica), reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).

Patologie del sistema emolinfopoietico

Le variazioni ematologiche sono rare. Possono includere anemia, leucopenia, trombocitopenia e granulocitopenia. Queste sono generalmente reversibili dopo interruzione del trattamento.

Patologie epatobiliari

L’aumento dei livelli di enzimi epatici (AST, ALT, fosfatasi alcalina), epatite (casi isolati); interruzione della terapia se compare ittero colestatico.

Questi effetti indesiderati di solito scompaiono dopo l’interruzione del trattamento.

Patologie dell’occhio

Possono verificarsi disturbi visivi transitori, specialmente all’inizio del trattamento, a causa della variazione dei livelli di glucosio nel sangue.

Effetti attribuibili alla classefarmacologica

Come per altre sulfoniluree, sono stati osservati i seguenti effetti collaterali: casi di eritrocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, pancitopenia, vasculite allergica, iponatriemia, elevati livelli degli enzimi epatici e persino compromissione della funzionalità epatica (ad es. con colestasi e ittero) ed epatite che regrediscono dopo la sospensione della sulfonilurea o che in casi isolati hanno portato a pericolo di vita per insufficienza epatica.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web https://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

Una dose eccessiva di sulfoniluree può causare ipoglicemia. Sintomi moderati di ipoglicemia senza alcuna perdita di coscienza o sintomi neurologici devono essere corretti con l’assunzione di carboidrati, l’adattamento della dose e/o la modifica della dieta.

Un attento monitoraggio deve essere protratto fino a che il medico non sia sicuro che il paziente sia fuori pericolo.

Sono possibili gravi reazioni ipoglicemiche con coma, convulsioni o altri disturbi neurologici e devono essere trattati come emergenze mediche che richiedono un immediato ricovero ospedaliero.

Se viene diagnosticato o sospettato un coma ipoglicemico, al paziente devono essere somministrati rapidamente per via endovenosa 50 ml di una soluzione concentrata di glucosio (dal 20 al 30%). A questo deve seguire una soluzione più diluita di glucosio (10%) per infusione continua ad un tasso che mantenga i livelli di glucosio sopra 1 g/L.

I pazienti devono essere monitorati attentamente ed a seconda delle condizioni del paziente dopo questo periodo il medico deciderà se è necessario un ulteriore monitoraggio.

La dialisi non è un beneficio per i pazienti a causa del forte legame della gliclazide con le proteine.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: Medicinali usati per il diabete; sulfonilauree; codice ATC: A10BB09.

La gliclazide è una sulfonilurea ipoglicemizzante antidiabetica orale diversa da altri composti correlati da un anello eterociclico contenenti N con un legame endociclico.

La gliclazide riduce i livelli di glucosio nel sangue stimolando la secrezione di insulina dalle cellule  delle isole di Langerhans. L’incremento di insulina post-prandiale e della secrezione del peptide C persiste dopo due anni di trattamento.

In aggiunta a queste proprietà metaboliche, la gliclazide ha proprietà emovascolari.

Effetti sul rilascio di insulina

In pazienti diabetici di tipo 2, la gliclazide ripristina il primo picco di secrezione di insulina in risposta al glucosio e aumenta la seconda fase di secrezione di insulina. Un aumento significativo della risposta insulinica viene osservato in risposta alla stimolazione indotta da un pasto o da glucosio.

Proprietà emovascolari

La gliclazide riduce la microtrombosi mediante due meccanismi che possono essere coinvolti in complicanze del diabete:

una parziale inibizione dell’aggregazione e adesione piastrinica con una diminuzione dei marcatori di attivazione piastrinica (beta tromboglobulina, trombossano B2);

un’azione sull’attività fibrinolitica dell’endotelio vascolare con un aumento dell’attività tPA.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Assorbimento

I livelli del plasma aumentano progressivamente durante le prime 6 ore, raggiungendo un plateau che viene mantenuto dalla sesta alla dodicesima ora dopo la somministrazione.

La variabilità intra-individuale è bassa.

La gliclazide viene completamente assorbita. L’assunzione di cibo non influisce sul tasso o sul grado di assorbimento.

Distribuzione

Il legame con le proteine plasmatiche è approssimativamente del 95%. Il volume totale di distribuzione è circa 30 litri. Una dose singola di Gliclazide Krka compresse a rilascio modificato mantiene efficaci le concentrazioni di gliclazide nel plasma oltre le 24 ore.

Biotrasformazione

La gliclazide è metabolizzata soprattutto nel fegato ed escreta nell’urina; meno dell’1% della forma non modificata viene rilevata nell’urina. Non sono stati rilevati metaboliti attivi nel plasma.

Eliminazione

L’emivita di eliminazione della gliclazide è tra 12 e 20 ore.

Linearità/Non-linearità

La rapporto tra la dose somministrata che arriva fino a 120 mg e l’area sotto la curva concentrazione-tempo è lineare.

Popolazioni particolari Anziani

Nei pazienti anziani non sono state osservate alterazioni cliniche rilevanti nei parametri farmacocinetici.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

I dati preclinici non evidenziano rischi particolari per l’uomo sulla base degli studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute e genotossicità. Non sono stati fatti studi a lungo termine di carcinogenicità. Non sono stati evidenziati effetti teratogenici negli studi su animali, ma è stata osservata negli animali una diminuzione del peso corporeo del feto dopo somministrazione di dosi 25 volte maggiori rispetto a quella massima raccomandata nell’uomo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Ipromellosa Lattosio monoidrato

Silice colloidale anidra Magnesio stearato

 

06.2 Incompatibilità

Indice

Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

Indice

2 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Confezioni: 10, 30, 40 o 60 compresse in blister (OPA/Al/foglio PVC//foglio in alluminio) È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

KRKA, d.d., Novo mesto, Šmarješka cesta 6, 8501 Novo mesto, Slovenia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

MG COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO" 10 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

AIC n. 039038373 – "90 MG COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

AIC n. 039038385 – "90 MG COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO" 40 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

AIC n. 039038397 – "90 MG COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO" 60 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

 

10.0 Data di revisione del testo

Indice

19/07/2016

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

Indice

  • Diabrezide – 40 Cpr 80 mg
  • Diamicron 30 mg – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Diamicron 60 mg RM – 30 Cpr 60 mg Rm
  • Dramion 30 mg compresse a rilascio modificato – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Dramion 60 mg – 30 Cpr 60 mg Rm
  • Gliclada 30 mg compresse a rilascio modificato – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Gliclazide almus 80 mg compresse – 40 Cpr Div80 mg
  • Gliclazide doc generici 80 mg compresse – 40 Cpr 80 mg
  • Gliclazide eg – 40 Cpr Div 80 mg
  • Gliclazide eurogenerici 30 mg – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Gliclazide Krka 60 mg RM – 30 Cpr 60 mg Rm
  • Gliclazide Laboratori Eurogenerici 30 mg cp a ril – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Gliclazide mylan generics 30 mg – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Gliclazide mylan generics 80 mg – 40 Cpr 80 mg
  • Gliclazide pensa – 40 Cpr 80 mg
  • Gliclazide ran 30 Cpr 60 mg Rm – 30 Cpr 60 mg Rm
  • Gliclazide Sandoz 30 mg RM – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Gliclazide sandoz gmbh 30mg compresse a rilascio modificato – 60 Cpr 30 mg Rp
  • Gliclazide teva – 60 Cpr 30 mg Rm
  • Gliclazide winthrop – 40 Cpr 80 mg