Ramantal: effetti collaterali e controindicazioni
Ramantal 28 Cps 2,5 mg+5 mg (Ramipril + Amlodipina Besilato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento dell’ipertensione.
Ramantal è indicato come terapia sostitutiva nei pazienti con pressione arteriosa adeguatamente controllata con amlodipina e ramipril somministrati contemporaneamente alla stessa dose.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ramantal 28 Cps 2,5 mg+5 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ramantal 28 Cps 2,5 mg+5 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Ramantal 28 Cps 2,5 mg+5 mg: controindicazioni
IpersensibilitĂ ad amlodipina, ramipril, derivati delle diidropiridine, altri ACE inibitori (inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipotensionegrave.
Shock (incluso shock cardiogeno).
Ostruzione dell’efflusso ventricolare sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato).
Insufficienza cardiaca con instabilitĂ emodinamica dopo infarto acuto del miocardio.
Ramipril
Riscontro anamnestico di angioedema (ereditario, idiopatico o pregresso angioedema da ACE inibitori o antagonisti del recettore dell’angiotensina II).
Trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto con superfici caricate negativamente (vedere paragrafo 4.5).
Stenosi bilaterale significativa dell’arteria renale o stenosi unilaterale in pazienti con rene unico funzionante.
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).
Ramipril non deve essere usato in pazienti con ipotensione o emodinamicamente instabili.
L’uso concomitante di RAMANTAL con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocitĂ di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Ramantal 28 Cps 2,5 mg+5 mg: effetti collaterali
Le reazioni avverse riportate più comunemente durante il trattamento con amlodipina sono state sonnolenza, capogiri, cefalea, palpitazioni, vampate di calore, dolore addominale, nausea, gonfiore alle caviglie, edema e affaticabilità.
Il profilo di sicurezza di ramipril include tosse secca persistente e reazioni dovute all’ipotensione. Reazioni avverse gravi comprendono angioedema, iperkaliemia, danno epatico o renale, pancreatiti, reazioni cutanee gravi e neutropenia/agranulocitosi.
La frequenza degli effetti indesideratiè definita utilizzando la seguente convenzione:
Molto comune (≥ 1/10); comune(da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a< 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate durante trattamenti indipendenti con amlodipina e ramipril:
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Amlodipina | Ramipril |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune | Eosinofilia | |
Raro | Diminuzione del numero dei globuli bianchi (quale neutropenia o agranulocitosi), diminuzione del numero dei globuli rossi, diminuzione della concentrazione di emoglobina, diminuzione del numero delle piastrine | ||
Molto raro | Leucocitopenia, trombocitopenia | ||
Non nota | Depressione del midollo osseo, pancitopenia, anemia emolitica | ||
Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Reazioni allergiche | |
Non nota | Reazioni anafilattiche o anafilattoidi, aumento degli anticorpi antinucleo | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Aumento della kaliemia | |
Non comune | Anoressia, diminuzione dell’appetito | ||
Molto raro | Iperglicemia | ||
Non nota | Diminuzione della sodiemia | ||
Patologie endocrine | Non nota | Sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH) | |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Insonnia, cambiamenti di umore (inclusa ansia), depressione | Umore depresso, ansietà, nervosismo, irritabilità, disturbi del sonno inclusasonnolenza |
Raro | Confusione | Stato confusionale | |
Non nota | Disturbi dell’attenzione | ||
Patologie del sistema nervoso | Comune | Sonnolenza, capogiro, cefalea (specialmente all’inizio del trattamento) | Cefalea, capogiri |
Non comune | Tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia | Vertigini, parestesia, ageusia, disgeusia | |
Raro | Tremore, disordini dell’equilibrio | ||
Molto raro | Ipertonia, neuropatia periferica | ||
Non nota | Ischemia cerebrale quale ictus ischemico e attacco ischemico transitorio, alterazioni delle capacità psicomotorie, sensazione di bruciore, parosmia | ||
Disturbo extrapiramidale | |||
Patologie dell’occhio | Non comune | Disturbi della vista (inclusa diplopia) | Disturbi della vista inclusa visione offuscata |
Raro | Congiuntivite | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Tinnito | |
Raro | Danni dell’udito, tinnito | ||
Patologie cardiache | Comune | Palpitazioni | |
Non comune | Ischemia miocardica quale angina pectoris o infarto del miocardio, tachicardia, aritmia, palpitazioni, edema periferico | ||
Molto raro | Infarto miocardico, aritmia (compresa bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale) | ||
Patologie vascolari | Comune | Vampate di calore | Ipotensione, ipotensione ortostatica, sincope |
Non comune | Ipotensione | Vampate | |
Raro | Stenosi vascolare, ipoperfusione, vasculite | ||
Molto raro | Vasculite | ||
Non nota | Fenomeno di Raynaud | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Tosse secca non produttiva, bronchite, sinusite, dispnea | |
Non comune | Dispnea, rinite | Broncospasmo inclusoaggravamento dell’asma, congestione nasale | |
Molto raro | Tosse | ||
Patologie gastrointestinali | Comune | Dolore addominale, nausea | Infiammazione gastrointestinale, disturbi della digestione, disturbi addominali, dispepsia, diarrea, nausea, vomito |
Non comune | Vomito, dispepsia, alterazioni dell’alvo (inclusa diarrea e costipazione), secchezza delle fauci | Pancreatite (con gli ACE inibitori sono stati riportati molto eccezionalmente casi ad esito fatale), aumento degli enzimi pancreatici, angioedema del piccolo intestino, dolore nella parte alta dell’addomequalegastrite, stipsi, secchezza delle fauci | |
Raro | Glossite | ||
Molto raro | Pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale | ||
Non nota | Afte, stomatiti | ||
Patologie epatobiliari | Non comune | Aumento degli enzimi epatici e/o della bilirubina coniugata | |
Raro | Ittero colestatico, danno epatocellulare | ||
Molto raro | Epatite, ittero, aumento degli enzimi epatici* | ||
Non nota | Insufficienza epatica acuta, epatite colestatica o citolitica (l’esito fatale è stato molto eccezionale) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Rash in particolare maculo-papulari | |
Non comune | Alopecia, porpora, discromia cutanea, iperidrosi, prurito, rash, esantema | Angioedema; in casi veramente eccezionali, l’ostruzione delle vie aeree dovuta dall’angioedema può avere esito fatale; prurito, iperidrosi | |
Raro | Dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi, | ||
Molto raro | Angioedema, eritema multiforme, orticaria, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, edema di Quincke, fotosensibilità | Fotosensibilizzazione | |
Non nota | Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, pemfigo, aggravamento della psoriasi, dermatite psoriasiforme, esantema o enantema pemfigoide o lichenoide, alopecia | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Gonfiore alle caviglie | Spasmi muscolari, mialgia |
Non comune | Artralgia, mialgia, crampi muscolari, mal di schiena | Artralgia | |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Disturbi della minzione, nicturia, aumento della frequenza urinaria | Danno renale inclusa insufficienza renale acuta, aumento della produzione di urine, peggioramento di proteinuria preesistente, aumento dell’azotemia, aumento della creatininemia |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Impotenza, ginecomastia | Impotenza erettile transitoria, diminuzione della libido |
Non nota | Ginecomastia | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Edema, affaticabilità | Dolore al petto, affaticabilità |
Non comune | Dolori al petto, astenia, dolorabilità, malessere | Piressia | |
Raro | Astenia | ||
Esami diagnostici | Non comune | Incremento ponderale, decremento ponderale |
* nella maggior parte dei casi dovuto a colestasi
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.
Ramantal 28 Cps 2,5 mg+5 mg: avvertenze per l’uso
pina
La sicurezza e l’efficacia di amlodipina durante crisi ipertensive non sono state valutate.
Pazienti con insufficienza cardiaca
I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela. In uno studio clinico a lungo termine, controllato con placebo, in pazienti con insufficienza cardiaca grave (classe III e IV NYHA) amlodipina è stata associata a un maggior numero di casi di edema polmonare rispetto al placebo (vedere paragrafo 5.1). I bloccanti dei canali
del calcio, inclusa amlodipina, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poichè possono far aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e di mortalità .
Uso in pazienti con insufficienza epatica
L’emivita plasmatica di amlodipina è prolungata e i valori dell’AUC sono maggiori in pazienti con funzionalitĂ epatica compromessa; per questi pazienti non sono stati stabiliti specifici dosaggi. Amlodipina dovrebbe quindi essere inizialmente assunta al dosaggio piĂ¹ basso ed usata con cautela sia all’inizio del trattamento che all’aumentare del dosaggio. Nei pazienti con insufficienza epatica grave puĂ² essere richiesto un graduale aggiustamento del dosaggio e un attento monitoraggio.
Uso in pazienti anziani
Nei pazienti anziani l’aumento del dosaggio deve essere considerato con cautela (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
Uso in pazienti con insufficienza renale
Amlodipina puĂ² essere usata a dosaggi normali in tali pazienti. Il grado di compromissione renale non è correlato a variazioni delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina. Amlodipina non è dializzabile.
Ramipril
Popolazioni particolari
La terapia con ACE inibitori come ramipril non deve essere iniziata durante la gravidanza.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).
Pazienti particolarmente a rischio di ipotensione
Pazienti con iperattivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone
I pazienti con iperattivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone possono incorrere in un notevole calo acuto della pressione arteriosa e nel deterioramento della funzione renale dovuto all’ACE inibizione, specialmente quando l’ACE inibitore o un diuretico in associazione sono somministrati per la prima volta o al primo incremento della dose.
Deve essere prevista un’attivazione rilevante del sistema renina-angiotensina- aldosterone ed è necessaria una supervisione medica che includa il monitoraggio della pressione per esempio in:
pazienti con ipertensione grave;
pazienti con insufficienza cardiaca congestizia scompensata;
pazienti con ostacolo emodinamicamente rilevante all’afflusso o al deflusso ventricolare sinistro (ad es. stenosi valvolare aortica o mitralica);
pazienti con stenosi unilaterale dell’arteria renale con secondo rene funzionante;
pazienti in cui vi è o si puĂ² sviluppare deplezione di fluidi o di sali (inclusi i pazienti in trattamento con i diuretici)
pazienti con cirrosi epatica e/o ascite;
durante interventi chirurgici importanti o durante anestesia con farmaci che causano ipotensione.
In genere si raccomanda di correggere la disidratazione, l’ipovolemia o la deplezione di sali prima di iniziare il trattamento (tuttavia nei pazienti con insufficienza cardiaca tale azione correttiva deve essere attentamente valutata contro il rischio di un sovraccarico).
Insufficienza cardiaca transitoria o persistente post infarto miocardico
Pazienti a rischio di ischemia cardiaca o cerebrale in caso di ipotensione acuta
La fase iniziale del trattamento richiede un attento controllo medico.
Pazienti anziani Vedere paragrafo 4.2.
Chirurgia
Se possibile, si raccomanda di interrompere il trattamento con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina come ramipril un giorno prima dell’intervento chirurgico. Monitoraggio della funzione renale
La funzione renale deve essere valutata prima e durante il trattamento e la dose deve essere aggiustata in particolare nelle prime settimane di trattamento. In pazienti con insufficienza renale è richiesto un monitoraggio particolarmente attento (vedere paragrafo 4.2). C’è il rischio di un danneggiamento della funzione renale, in particolare in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o dopo trapianto di rene.
Angioedema
Sono stati segnalati casi di angioedema in pazienti in trattamento con ACE inibitori incluso il ramipril (vedere paragrafo 4.8).
In caso di angioedema, ramipril deve essere interrotto.
Deve essere prontamente istituito un trattamento di emergenza. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 12-24 ore e dimessi solo dopo la completa risoluzione della sintomatologia.
Nei pazienti in terapia con ACE inibitori, incluso ramipril, è stato riportato angioedema intestinale (vedere paragrafo 4.8). Questi pazienti hanno presentato dolore addominale (con o senza nausea o vomito).
Reazioni anafilattiche durante terapie desensibilizzanti
La probabilitĂ e la gravitĂ di reazioni anafilattiche o anafilattoidi in seguito a contatto con veleno di insetti o altri allergeni sono aumentate durante terapia con ACE inibitori. Prima della desensibilizzazione deve essere presa in considerazione una temporanea sospensione di ramipril.
Iperkaliemia
Iperkaliemia è stata osservata in alcuni pazienti trattati con ACE inibitori incluso ramipril. I pazienti a rischio di iperkaliemia includono i soggetti con insufficienza renale, età >70 anni, con diabete mellito non controllato o quelli che utilizzano sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio o altri principi attivi che fanno aumentare il livello plasmatico del potassio, o condizioni come disidratazione, scompenso cardiaco acuto, acidosi metabolica.
Se l’uso concomitante di una delle sopraccitate sostanze è ritenuto necessario è raccomandato un regolare monitoraggio del potassio sierico (vedere paragrafo 4.5).
Neutropenia/agranulocitosi
Sono state osservate raramente neutropenia/agranulocitosi, così come trombocitopenia e anemia, ed è stata inoltre riportata depressione del midollo osseo.
Si raccomanda di monitorare il numero dei globuli bianchi per permettere l’individuazione di una possibile leucopenia.
Si consiglia un monitoraggio piĂ¹ frequente nella fase iniziale del trattamento e in pazienti con compromessa funzionalitĂ renale, nei pazienti con concomitanti patologie del collagene (ad es. lupus eritematoso o sclerodermia) e in quelli trattati con farmaci che possono causare alterazioni del quadro ematico (vedere paragrafì 4.5 e 4.8).
Differenze etniche
Gli ACE inibitori causano una maggiore incidenza di angioedema nei pazienti neri rispetto a quelli non neri.
Come altri ACE inibitori, ramipril puĂ² essere meno efficace nell’abbassare la pressione nelle popolazioni nere rispetto a quelle non nere, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza nelle popolazioni nere di ipertensione a basso livello di renina.
Tosse
Con l’uso di ACE-inibitori, è stata riportata tosse. Tipicamente, la tosse è non produttiva, persistente e si risolve con l’interruzione della terapia. La tosse da ACE inibitori deve essere considerata nella diagnosi differenziale della tosse.
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitĂ renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciĂ² deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalitĂ renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco