Nurofast: effetti collaterali e controindicazioni

Nurofast: effetti collaterali e controindicazioni

Nurofast (Ibuprofene) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Sintomatologie dolorose lievi o moderate, quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali. Febbre.

Nurofast: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Nurofast ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Nurofast, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Nurofast: controindicazioni

Ipersensibilità nota verso l’ibuprofene o verso altri costituenti del prodotto.

Pazienti che hanno manifestato broncospasmo, asma, riniti o orticaria conseguenti all’impiego di ASA o di altri prodotti antinfiammatori non steroidei.

Pazienti con ulcerazioni gastro-intestinali in atto o pregresse, o pazienti con sanguinamento gastrointestinale.

Pazienti con gravi disfunzioni epatiche, gravi alterazioni renali o grave ed incontrollata compromissione cardiaca.

Durante l’ultimo trimestre di gravidanza (vedi punto 4.6).

Nurofast: effetti collaterali

L’elenco delle seguenti reazioni avverse corrisponde a quelle rese note a seguito dell’impiego di ibuprofene per il trattamento a breve termine di sintomatologie dolorose lievi o moderate e della febbre. Nel trattamento di altre condizioni o nel caso di trattamenti a lungo termine possono verificarsi ulteriori effetti indesiderati.

Apparato gastro-intestinale:

Occasionalmente: disordini gastro-intestinali quali dispepsia, dolori addominali e nausea.

Raramente: diarrea, flatulenza, stitichezza e vomito.

Molto raramente: ulcere gastro-intestinali, talvolta accompagnate da sanguinamento e perforazioni.

Sistema nervoso:

Occasionalmente: mal di testa.

Rene:

Molto raramente: possono verificarsi diminuzione dell’escrezione di urea ed edemi, nonché insufficienza renale acuta. Particolarmente in rapporto a trattamenti a lungo termine sono stati osservati necrosi papillare ed aumento delle concentrazioni seriche di urea.

Fegato:

Molto raramente: disordini epatici, specialmente a seguito di trattamenti a lungo termine.

Sangue:

Molto raramente: disordini ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). Le prime manifestazioni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali del cavo orale, sintomi simil – influenzali, spossatezza grave, sanguinamenti nasali e cutanei.

Cute:

Molto raramente: Possono insorgere forme gravi di reazioni cutanee, quale l’eritema multiforme.

Sistema immunitario:

Molto raramente: In pazienti con preesistenti disordini autoimmunitari (lupus eritematoso sistemico, malattia mista del tessuto connettivo) possono manifestarsi durante il trattamento con ibuprofene casi isolati di sintomatologia da meningite asettica (rigidità nucale, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorientamento).

Reazioni di ipersensibilità:

Occasionalmente: Reazioni di ipersensibilità con orticaria e prurito.

Molto raramente: reazioni gravi di ipersensibilità, con possibilità di insorgenza di sintomi quali gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione o shock grave.

Esacerbazione dell’asma.

Nurofast: avvertenze per l’uso

È necessaria cautela nel caso di pazienti con:

lupus eritematoso sistemico o con malattia mista del connettivo (vedi punto 4.8);

disordini gastrointestinali e malattie croniche infiammatorie dell’intestino (colite ulcerosa, morbo di Chron);

ipertensione e/o compromissione cardiaca;

alterazioni renali;

disfunzioni epatiche;

intolleranza ereditaria al fruttosio (per la presenza di sorbitolo).

In pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse può insorgere broncospasmo.

Il soggetto anziano presenta un maggior rischio di conseguenze da reazioni avverse.

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo possibile.

Durante trattamenti prolungati a dosi superiori a quelle indicate può insorgere mal di testa che non deve essere trattato con dosi più alte del prodotto.

In generale, l’uso abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di più analgesici, può portare a lesioni renali permanenti con il pericolo di insorgenza di insufficienza renale (nefropatia da analgesici).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco