Fentalim: effetti collaterali e controindicazioni

Fentalim: effetti collaterali e controindicazioni

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile (Alfentanil Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Fentalim è indicato per l’impiego negli adulti:

nell’induzione dell’anestesia generale

come narcotico nell’anestesia generale e come adiuvante in quella loco regionale.

Per la sua azione rapida e di breve durata, Fentalim è particolarmente indicato come analgesico narcotico per interventi di breve durata e per pazienti ambulatoriali, ma anche come adiuvante analgesico negli interventi di media e lunga durata, dal momento che le fasi dell’intervento a maggior contenuto algico possono essere facilmente superate da piccole dosi addizionali di Fentalim o adattando la sua velocità di infusione.

Fentalim è indicato per l’impiego nei neonati, lattanti e bambini:

come oppioide in associazione con un ipnotico per indurre anestesia.

come analgesico narcotico in associazione con l’anestesia generale e per gli interventi

chirurgici di breve e lunga durata.

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: controindicazioni

Fentalim è controindicato nei pazienti con riconosciuta intolleranza ai suoi componenti o ad altri morfinomimetici.

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: effetti collaterali

Dati clinici

La sicurezza di alfentanil è stata valutata in 1157 soggetti che hanno partecipato a 18 trial clinici. Alfentanil è stato impiegato nell’induzione dell’anestesia o come adiuvante analgesico/anestetico nell’anestesia regionale o generale in interventi di breve, media e lunga durata. Questi soggetti hanno preso almeno 1 dose di alfentanil e fornito i dati di sicurezza.

Nella tabella 1 vengono riportate le reazioni avverse al farmaco (ADR) registrate con frequenza uguale o superiore all’1% dei pazienti trattati con alfentanil che hanno partecipato ai suddetti studi clinici.

Tabella 1: Reazioni avverse al farmaco registrate con frequenza uguale o superiore all’1% dei soggetti trattati con alfentanil nel corso dei 18 studi clinici sul farmaco.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Alfentanil (n=1157) %
Disturbi psichiatrici
Stato d’euforia 1.8
Patologie del sistema nervoso
Disturbi del movimento 7.9
Vertigini 2.4
Sedazione 1.5
Discinesia 1.4
Patologie dell’occhio
Disturbi visivi 1.1
Patologie cardiache
Bradicardia 5.4
Tachicardia 1.0
Patologie vascolari
Ipotensione 4.1
Ipertensione 2.2
Diminuzione della pressione sanguigna 1.3
Aumento della pressione sanguigna 1.0
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Apnea 8.6
Patologie gastrointestinali
Nausea 17.0
Vomito 14.0
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Rigidità muscolare 3.1
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Fatica 2.0
Brividi 1.8
Dolore al sito di iniezione 1.6
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Dolore nelle procedure dell’intervento 1.1

Le reazioni avverse al farmaco addizionali occorse con frequenza inferiore all’1% dei soggetti trattati con alfentanil nel corso dei 18 studi clinici sul farmaco sono riportate in Tabella 2.

Tabella 2: Reazioni avverse al farmaco occorse con frequenza inferiore all’1% dei soggetti trattati con alfentanil nel corso dei 18 studi clinici sul farmaco.

Disturbi psichiatrici
Agitazione
Pianto
Patologie del sistema nervoso
Cefalea
Sonnolenza
Scarsa reazione a stimoli esterni
Patologie cardiache
Aritmia
Diminuzione della frequenza cardiaca
Patologie vascolari Dolore venoso
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Broncospasmo
Singhiozzo
Ipercapnia
Laringospasmo
Epistassi
Depressione respiratoria
Patologie della cute del tessuto sottocutaneo
Dermatiti allergiche
Iperidrosi Prurito
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Dolore
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Confusione postoperatoria
Agitazione postoperatoria
Complicazioni alle vie respiratorie relative all’anestesia
Complicazioni neurologiche relative all’anestesia
Complicazioni nelle procedure dell’intervento
Complicazioni relative all’intubazione endotracheale

Dati Post marketing

Le reazioni avverse registrate in seguito alla commercializzazione di Fentalim sono riportate nella tabella 3.

Le frequenze sono riportate in accordo alla seguente convenzione:

Molto comune: ≥ 1/10

Comune: ≥ 1/100 e < 1/10

Non comune ≥ 1/1000 e <1/100

Raro ≥ 1/10.000 e < 1/1000

Molto raro < 1/10.000 inclusi casi isolati

Nella tabella 3 le reazioni avverse sono presentate mediante categorie di frequenza basate su report spontanei.

Tabella 3: Reazioni avverse registrate in seguito alla commercializzazione del Fentalim suddivise mediante categorie di frequenza basate su report spontanei.

Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche), reazioni anafilattoidi ed orticaria
Disturbi psichiatrici
Molto raro: disorientamento
Patologie del sistema nervoso
Molto raro: perdita di coscienza a, convulsioni, mioclonie
Patologie dell’occhio
Molto raro: miosi
Patologie cardiache
Molto raro: arresto cardiaco
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: arresto respiratorio, depressione respiratoria b, tosse
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto raro: eritema, rash
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raro: piressia

a: periodo postoperatorio

b: incluso esito fatale

Popolazione pediatrica

La frequenza, il tipo e la gravità degli effetti indesiderati nei bambini sono gli stessi attesi negli adulti, con la seguente eccezione:

Sebbene il numero di neonati inclusi negli studi clinici sia molto basso, sono stati frequentemente osservati casi di rigidità muscolare di entità lieve o moderata. Rigidità muscolare grave e spasmi si possono manifestare meno comunemente e possono essere accompagnati da un peggioramento transitorio della ventilazione, soprattutto con alte dosi di Fentalim o nei casi di infusione endovenosa rapida

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: avvertenze per l’uso

Come per tutti gli oppioidi potenti, la depressione respiratoria è dose-dipendente e puĂ² essere risolta tramite antagonisti specifici (naloxone); tuttavia puĂ² essere necessario procedere alla somministrazione di dosi ripetute di naloxone, o di altri antagonisti oppiacei, dal momento che la depressione respiratoria puĂ² durare piĂ¹ a lungo dell’azione dell’antagonista oppiaceo. Una profonda analgesia è associata a marcata depressione respiratoria e perdita di coscienza, che possono persistere o ripresentarsi nel periodo post-operatorio. Per questi motivi, s’impone un’accurata sorveglianza del paziente e si debbono avere sempre a disposizione apparecchiature per rianimazione e farmaci antagonisti dei narcotici. L’iperventilazione durante la narcosi puĂ² alterare la sensibilitĂ  del paziente alla CO2 ed influenzare la respirazione dopo l’intervento.

Si puĂ² evitare l’eventuale insorgenza di rigiditĂ  muscolare, che puĂ² interessare anche i muscoli toracici, adottando i seguenti accorgimenti: iniettare lentamente il farmaco in vena (sufficiente in genere per i dosaggi piĂ¹ bassi), premedicazione con benzodiazepine e uso di miorilassanti.

Si possono manifestare movimenti mioclonici non epilettici.

Se il paziente riceve una dose insufficiente di anticolinergico o se Fentalim viene associato a miorilassanti non vagolitici, possono insorgere bradicardia e perfino arresto cardiaco. La bradicardia puĂ² essere trattata con atropina.

Gli oppiacei possono indurre ipotensione arteriosa, specialmente nei pazienti ipovolemici; per questo motivo si debbono adottare accorgimenti adeguati per mantenere una pressione arteriosa stabile.

La somministrazione rapida in bolo di oppiacei va evitata in pazienti con compliance intracerebrale compromessa; in tali pazienti, infatti, la diminuzione transitoria nella pressione arteriosa media viene occasionalmente accompagnata da una riduzione di breve durata della pressione di perfusione cerebrale.

I pazienti in terapia cronica con oppioidi o con storia di abuso da oppioidi possono richiedere dosaggi piĂ¹ elevati.

Si raccomanda di ridurre il dosaggio di Fentalim negli anziani e nei pazienti debilitati. Gli oppioidi debbono essere titolati con cautela nei pazienti con: ipotiroidismo non controllato, malattie polmonari, ridotta capacitĂ  respiratoria, etilismo, ridotta funzionalitĂ  epatica o renale. Tali pazienti richiedono anche un prolungato monitoraggio postoperatorio.

Fentalim contiene 1.5 mmoli di sodio per fiala. Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalitĂ  renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Popolazione pediatrica

Esiste un rischio piĂ¹ alto di complicazioni respiratorie quando alfentanil viene somministrato a neonati e bambini molto piccoli rispetto a quando è usato in bambini piĂ¹ grandi e negli adulti. Per questo motivo, i soggetti pediatrici piĂ¹ giovani devono essere monitorati attentamente dall’inizio della somministrazione di alfentanil.

Gli strumenti per la ventilazione assistita devono essere disponibili per l’uso nei bambini di tutte le età, anche nel caso di interventi brevi in cui il paziente respira spontaneamente.

Nei neonati e bambini molto piccoli trattati con alfentanil, deve essere preso in considerazione l’uso concomitante di un rilassante muscolare per prevenire rischio di rigidità muscolare. Dopo la conclusione del trattamento con alfentanil, tutti i bambini devono essere monitorati per un tempo sufficiente tale da assicurarsi che sia avvenuto il ripristino della respirazione spontanea.

Data la variabilitĂ  dei parametri farmacocinetici, nei neonati puĂ² essere richiesta una dose piĂ¹ bassa di alfentanil. I neonati devono essere monitorati attentamente e la dose di alfentanil titolata in accordo alla risposta (vedere paragrafo 4.2).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco