Envarsus: effetti collaterali e controindicazioni
Envarsus 0 75 mg compressa a ril prol uso orale blister pvc (Tacrolimus Monoidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Profilassi del rigetto del trapianto negli adulti riceventi trapianto allogenico di rene o di fegato.
Trattamento del rigetto allogenico resistente al trattamento con altri immunosoppressori nei pazienti adulti.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Envarsus 0 75 mg compressa a ril prol uso orale blister pvc ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Envarsus 0 75 mg compressa a ril prol uso orale blister pvc, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Envarsus 0 75 mg compressa a ril prol uso orale blister pvc: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. IpersensibilitĂ ad altri macrolidi.
Envarsus 0 75 mg compressa a ril prol uso orale blister pvc: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
Spesso risulta difficile stabilire il profilo delle reazioni avverse associate agli immunosoppressori, a causa della patologia di base e dell’uso concomitante di molteplici medicinali. Le reazioni avverse riportate più comunemente per tacrolimus (verificatesi in > 10% dei pazienti) sono tremore, compromissione renale, stato di iperglicemia, diabete mellito, iperkaliemia, infezioni, ipertensione e insonnia.
Elenco delle reazioni avverse
La frequenza delle reazioni avverse è definita come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Infezioni ed infestazioni
Come risaputo per altri potenti medicinali immunosoppressivi, spesso i pazienti che ricevono tacrolimus sono maggiormente a rischio di infezioni (virali, batteriche, fungine, da protozoi). Il decorso di malattie infettive preesistenti può risultare aggravato. Le infezioni possono verificarsi in forma sia generalizzata che localizzata.
Casi di nefropatia associata al virus BK, così come casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) associata al virus JC, sono stati riportati in pazienti trattati con immunosoppressori, compreso tacrolimus.
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
I pazienti trattati con terapie immunosoppressive sono a maggior rischio di comparsa di neoplasie maligne. In associazione al trattamento con tacrolimus, sono stati segnalati tumori benigni e maligni, compresi disordini linfoproliferativi associati a infezioni da EBV e tumori cutanei.
Disturbi del sistema immunitario
In pazienti in terapia con tacrolimus sono state osservate reazioni allergiche e anafilattoidi (vedere paragrafo 4.4).
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza delle reazioni avverse | |||||
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | anemia, trombocitopenia, leucopenia, anomalie nell’ematocrito, leucocitosi | coagulopatie, pancitopenia, neutropenia, anomalie nelle prove di coagulazione e sanguinamento | porpora trombotica trombocitopenica, ipoprotrombinemia | aplasia pura delle cellule della serie rossa, agranulocitosi, anemia emolitica | ||
Patologie endocrine | irsutismo | |||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | diabete mellito, condizioni iperglicemiche, iperkaliemia | anoressia, acidosi metabolica, altre alterazioni degli elettroliti, iponatriemia, sovraccarico di fluidi, iperuricemia, ipomagnesemia, ipokaliemia, ipocalcemia, calo dell’appetito, ipercolesterolemia, iperlipidemia, ipertrigliceridemia, ipofosfatemia | disidratazione , ipoglicemia, ipoproteinemia, iperfosfatemia | |||
Disturbi psichiatrici | insonnia | stato confusionale e disorientamento, depressione, sintomi di ansia, allucinazioni, disturbi mentali, umore depresso, alterazioni e turbe dell’umore, incubi | disturbi psicotici | |||
Patologie del sistema nervoso | cefalea, tremore | disturbi del sistema nervoso, convulsioni, alterazioni della coscienza, neuropatie periferiche, capogiri, parestesia e disestesia, compromissione della capacità di scrivere | encefalopatia, emorragie nel sistema nervoso centrale e accidenti cerebrovascolari, coma, alterazioni dell’espressione verbale e del linguaggio, paralisi e paresi, amnesie | ipertono | miastenia | |
Patologie dell’occhio | disturbi oculari, vista sfocata, fotofobia | Cataratta | cecità | |||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | tinnito | ipoacusia | sordità neurosensoriale | compromissione dell’udito | ||
Patologie cardiache | coronaropatia ischemica, tachicardia | insufficienza cardiaca, aritmie ventricolari e arresto cardiaco, aritmie sopraventricolari, cardiomiopatie, esami ECG alterati, ipertrofia ventricolare, palpitazioni, esami del del polso e della frequenza cardiaca alterati | versamento pericardico | anomalie nell’elettrocardiogramma | ||
Patologie vascolari | ipertensione | eventi tromboembolici e ischemici, disturbi ipotensivi vascolari, emorragia, disturbi vascolari periferici | trombosi venosa profonda dell’arto, shock, infarto | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | disturbi del parenchima polmonare, dispnea, versamento pleurico, tosse, faringite, congestione nasale e infiammazione | insufficienza respiratoria, disturbi dell’apparato respiratorio, asma | sindrome da distress respiratorio acuta | |||
Patologie gastrointestinali | diarrea, nausea | segni e sintomi gastrointestinali, vomito, dolori gastrointestinali e addominali, condizioni di infiammazione del tratto gastrointestinale, emorragie gastrointestinali, ulcerazione e perforazione del tratto gastrointestinale, ascite, stomatite e ulcera, stipsi, segni e sintomi di dispepsia, flatulenza, gonfiore e distensione, feci molli | pancreatite acuta e cronica, peritonite, aumento dell’amilasi nel sangue, ileo paralitico, reflusso gastroesofageo, compromissione dello svuotamento gastrico | pseudocisti pancreatica, ileo subocclusivo | ||
Patologie epatobiliari | anomalie nei test di funzionalità epatica | disordini delle vie biliari, danno epatocellulare ed epatite, colestasi e ittero | malattia veno- occlusiva epatica, trombosi dell’arteria epatica | insufficienza epatica | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | rash, prurito, alopecia, acne, aumentata sudorazione | dermatite, fotosensibilità | necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell) | sindrome di Stevens- Johnson | ||
Patologie del sistema muscoloscheletric o e del tessuto connettivo | artralgia, lombalgia, crampi muscolari, dolore agli arti | artropatie | ||||
Patologie renali e urinarie | danno renale | Insufficienza renale, insufficienza renale acuta, nefropatia tossica, necrosi tubulorenale, anomalie urinarie, oliguria, sintomi uretrali e vescicali | sindrome emolitica uremica, anuria | nefropatia, cistite emorragica | ||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | dismenorrea e sanguinamento uterino | |||||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | disturbi febbrili, dolore e sensazione di fastidio, stati di astenia, edema, alterazione della percezione della temperatura corporea, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento ponderale | calo ponderale, sindrome simil- influenzale, aumento della lattato deidrogenasi ematica, sensazione di irrequietezza, sensazione di anormalità, insufficienza multiorgano, sensazione di oppressione toracica, intolleranza alla temperatura | cadute, ulcera, costrizione toracica, diminuzione della mobilità, sete | aumento del tessuto adiposo | ||
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | disfunzione da trapianto primario |
Sono stati osservati errori di terapia, compresa la sostituzione involontaria non intenzionale o senza supervisione di formulazioni di tacrolimus a rilascio immediato o a rilascio prolungato. Sono stati segnalati alcuni casi associati di rigetto del trapianto.
Negli studi clinici fra pazienti sottoposti a trapianto di rene in terapia con Envarsus, le reazioni avverse più frequenti (insorte il almeno il 2% dei pazienti) sono state: tremori, diabete mellito, aumento della creatinina ematica, infezione alle vie urinarie, ipertensione, infezione da virus BK, compromissione renale, diarrea, tossicità a vari agenti e tossicità nefrotossica. È noto il verificarsi di tutte queste reazioni nella rispettiva popolazione di pazienti in terapia immunosoppressiva. Nel complesso, non sembrano esservi differenze significative nell’andamento degli eventi avversi con sospetto rapporto causale con il farmaco in studio, fra Envarsus in monosomministrazione giornaliera e tacrolimus capsule a rilascio immediato (Prograf).
Tra le reazioni avverse insorte con maggior frequenza (in almeno il 2% dei pazienti) negli studi clinici su pazienti sottoposti a trapianto epatico in terapia con Envarsus vi sono state: tremori, cefalea, spossatezza, ipekaliemia, ipertensione, insufficienza renale, aumento della creatinina ematica, capogiro, epatite C, spasmi muscolari, infezione da tigne, leucopenia, sinusite e infezione delle vie respiratorie superiori (URTI). È noto il verificarsi di tutte queste reazioni nella rispettiva popolazione di pazienti in terapia immunosoppressiva. Come nel caso dei pazienti sottoposti a trapianto di rene, non sembrano esservi differenze di rilievo nell’andamento delle reazioni avverse sospette, fra Envarsus in monosomministrazione giornaliera e tacrolimus capsule a rilascio immediato (Prograf).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza".
Envarsus 0 75 mg compressa a ril prol uso orale blister pvc: avvertenze per l’uso
Con tacrolimus sono stati segnalati errori di terapia, compresa la sostituzione involontaria, o non intenzionale o senza supervisione tra le formulazioni di tacrolimus a rilascio immediato o a rilascio prolungato. Questo ha portato a reazioni avverse gravi, compreso il rigetto dell’organo trapiantato, o ad altre reazioni avverse potenzialmente dovuta a un’esposizione insufficiente o eccessiva a tacrolimus. I pazienti devono essere mantenuti in terapia con una singola formulazione di tacrolimus con il regime posologico giornaliero corrispondente; eventuali cambi della formulazione o del regime devono avvenire solo sotto l’attenta supervisione di uno specialista in trapianti (vedere paragrafì 4.2 e 4.8).
L’uso di Envarsus non è consigliato nei bambini di etĂ inferiore a 18 anni, a causa della limitata disponibilitĂ¡ di dati sulla sicurezza e/o sull’efficacia.
Per la terapia del rigetto del trapianto allogenico resistente al trattamento con altri immunosoppressori negli adulti, non vi sono ancora disponibili studi clinici per la formulazione a rilascio prolungato di Envarsus.
Per la profilassi del rigetto del trapianto allogenico di cuore, polmone, pancreas o intestino negli adulti, non vi sono ancora dati clinici disponibili per Envarsus.
Durante il periodo iniziale post-trapianto, è richiesto il monitoraggio di routine dei seguenti parametri: pressione arteriosa, ECG, controllo neurologico e oculistico, glicemia a digiuno, elettroliti (in particolare il potassio), test di funzionalità epatica e renale, parametri ematologici, parametri della coagulazione e determinazioni delle proteine plasmatiche. Se si osservano variazioni clinicamente significative, devono essere presi in considerazione opportuni aggiustamenti del regime immunosoppressivo.
L’assunzione di preparati di erboristeria contenenti erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) deve essere evitata durante la somministrazione di Envarsus, a causa del rischio di interazioni che portano a una riduzione sia delle concentrazioni ematiche che dell’effetto terapeutico di tacrolimus (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di ciclosporina e tacrolimus deve essere evitata ed è necessario prestare attenzione nel somministrare tacrolimus a pazienti che hanno ricevuto ciclosporina in precedenza (vedere paragrafì 4.2 e 4.5).
Ăˆ necessario evitare un’assunzione elevata di potassio o di diuretici risparmiatori di potassio (vedere paragrafo 4.5).
L’associazione di tacrolimus con sostanze note per i loro effetti nefrotossici o neurotossici possono aumentare il rischio di manifestazione di tali effetti (vedere paragrafo 4.5).
Gli immunosoppressori possono influire sulla risposta alle vaccinazioni, e le vaccinazioni effettuate durante il trattamento con tacrolimus possono essere meno efficaci. L’uso dei vaccini vivi attenuati deve essere evitato.
Patologie gastrointestinali
Vi sono state segnalazioni di perforazione intestinale nei pazienti trattati con tacrolimus. PoichĂ© la perforazione gastrointestinale è un evento clinicamente importante che puĂ² sfociare in una condizione potenzialmente letale o grave, devono essere considerate terapie di tipo adeguato immediatamente dopo l’esordio di sintomi o segni sospetti.
Dal momento che i livelli ematici di tacrolimus possono variare in maniera significativa durante episodi di diarrea, sono raccomandati monitoraggi supplementari delle concentrazioni di tacrolimus durante gli episodi di diarrea.
Patologie cardiache
In rari casi, nei pazienti trattati con tacrolimus, sono state osservate ipertrofia ventricolare o ipertrofia del setto, riportate come cardiomiopatie. Nella maggior parte dei casi esse si sono dimostrate reversibili, poichĂ© si sono manifestate in presenza di livelli ematici di valle di tacrolimus molto piĂ¹ alti dei livelli massimi raccomandati. Altri fattori che in base alle osservazioni aumentano il rischio di
queste condizioni cliniche includevano cardiopatie preesistenti, uso di corticosteroidi, ipertensione, disfunzione renale o epatica, infezioni, sovraccarico volemico, edema. Analogamente, i pazienti ad alto rischio che ricevono considerevole immunosoppressione devono essere controllati con esami strumentali come ecocardiogrammi o ECG prima e dopo il trapianto (per es. inizialmente dopo 3 mesi e poi dopo 9-12 mesi). Se insorgono anomalie, è necessario considerare la riduzione delle dosi di Envarsus, o il passaggio a un altro immunosoppressore. Tacrolimus puĂ² causare il prolungamento dell’intervallo QT ma finora non vi sono evidenze sostanziali che esso causi torsione di punta. Si raccomanda cautela nei pazienti con diagnosi o sospetto di sindrome congenita del QT lungo.
Patologie linfoproliferative e tumori maligni
Vi sono state segnalazioni di pazienti trattati con tacrolimus che hanno sviluppato disordini linfoproliferativi EBV-associati (vedere paragrafo 4.8). Un’associazione con immunosoppressori, quali gli anticorpi anti-linfociti (per es. basiliximab, daclizumab), somministrati in concomitanza, aumenta il rischio di disordini linfoproliferativi EBV-associati. Ăˆ stato segnalato che pazienti EBV-antigene capsidico virale (VCA)-negativi sono a maggiore rischio di sviluppare disordini linfoproliferativi. Pertanto, in questo gruppo di pazienti è necessario verificare la sierologia EBV-VCA prima di iniziare il trattamento con Envarsus. Nel corso del trattamento, si raccomanda un attento monitoraggio mediante EBV-PCR. EBV-PCR positive possono persistere per mesi e di per sĂ© ciĂ² non è indicativo di malattia linfoproliferativa o di linfoma.
Come nel caso di altre potenti molecole immunosoppressive, il rischio di neoplasie secondarie non è noto (vedere paragrafo 4.8).
Analogamente ad altri immunosoppressori, per via del rischio potenziale di alterazioni cutanee maligne, l’esposizione al sole e ai raggi UV deve essere limitata, indossando indumenti protettivi e applicando uno schermo solare con elevato fattore di protezione.
I pazienti in terapia con immunosoppressori, compreso Envarsus, sono maggiormente a rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi). Fra tali condizioni vi sono la nefropatia associata al virus BK e la leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) associata al virus JC. Spesso queste infezioni sono correlate ad un alto carico immunosoppressivo totale, e possono portare a condizioni gravi o fatali che i medici devono considerare, durante la diagnosi differenziale nei pazienti immunodepressi con funzione renale in progressivo peggioramento o con sintomi neurologici.
Sono stati segnalati casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) nei pazienti trattati con tacrolimus. Se i pazienti che assumono tacrolimus presentano sintomi indicativi di PRES, come cefalea, stato mentale alterato, convulsioni e disturbi visivi, deve essere effettuata un’indagine radiologica (per es. una risonanza magnetica). Se viene diagnosticata la PRES, si consiglia un adeguato controllo della pressione sanguigna e delle crisi convulsive e l’immediata interruzione della terapia sistemica con tacrolimus. Dopo aver adottato le opportune misure, gran parte dei pazienti si è completamente ristabilita.
Aplasia pura delle cellule della serie rossa
Nei pazienti in terapia con tacrolimus sono stati segnalati casi di aplasia pura delle cellule della serie rossa (PRCA). Tutti i pazienti presentavano fattori di rischio per la PRCA, quali infezioni da parvovirus B19, malattie latenti o terapie concomitanti in genere associate a PRCA.
Popolazioni speciali
L’esperienza nei pazienti non caucasici e nei pazienti ad alto rischio immunologico (per es. ritrapianto, evidenze di pannello di anticorpi reattivi [PRA]) è limitata.
PuĂ² essere necessario ridurre la dose nei pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.2).
Eccipienti
Envarsus contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con carenza di lattasi di Lapp, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco