Tensanil (Benazepril Cloridrato): sicurezza e modo d’azione
Tensanil (Benazepril Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
Insufficienza cardiaca congestizia (ICC).
TENKUOREN รจ indicato come terapia aggiuntiva in pazienti con ICC che non risponda adeguatamente alla digitale e/o ai diuretici (classi NYHA II โ IV).
Tensanil: come funziona?
Ma come funziona Tensanil? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Tensanil
Categoria farmacoterapeutica: ACE inibitori non associati, codice ATC: C09AA07.
Il benazepril รจ un profarmaco che, per idrolisi, si trasforma nella sostanza attiva, il benazeprilato, che inibisce lโenzima di conversione dellโangiotensina (ACE), riducendo quindi la trasformazione dellโangiotensina I in angiotensina II. Esso riduce perciรฒ tutti gli effetti mediati dallโangiotensina II e cioรจ la vasocostrizione, la produzione di aldosterone (che promuove il riassorbimento del sodio e dellโacqua a livello dei tubuli renali) e aumenta la gittata cardiaca.
Il benazepril inibisce lโaumento della frequenza cardiaca indotta dal simpatico, in risposta alla vasodilatazione.
Due grandi studi randomizzati e controllati (ONTARGET (ONgoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Triai) e VA Nephron-D (The Veterans Affairs Nephropathy in Diabetes)) hanno esaminato l’uso della combinazione di un ACE-inibitore con un antagonista del recettore dell’angiotensina II.
ONTARGET รจ stato uno studio condotto in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare o cerebrovascolare, o diabete mellito tipo 2 associato all’evidenza di danno d’organo. VA NEPHRON-D รจ stato uno studio condotto in pazienti con diabete mellito tipo 2 e nefropatia diabetica.
Questi studi non hanno dimostrato alcun significativo effetto benefico sugli esiti e sulla mortalitร renaie e/o cardiovascolare, mentre รจ stato osservato un aumento del rischio di iperpotassiemia, danno renale acuto e/o ipotensione rispetto alla monoterapia.
Questi risultati sono pertinenti anche per gli altri ACE-inibitori e per gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II, date le loro simili proprietร farmacodinamiche.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono quindi essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
ALTITUDE (Aliskiren Trial in Type 2 Diabetes Using Cardiovascular and Renal Disease Endpoints) รจ stato uno studio volto a verificare il vantaggio di aggiungere aliskiren ad una terapia standard di un ACE-inibitore o un antagonista del recettore dell’angiotensina II in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, malattia cardiovascolare, o entrambe. Lo studio รจ stato interrotto precocemente a causa di un aumentato rischio di eventi avversi. Morte cardiovascolare e ictus sono stati entrambi numericamente piรน frequenti nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo e gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi di interesse (iperpotassiemia, ipotensione e disfunzione renale) sono stati riportati piรน frequentemente nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo.
Come altri ACE-inibitori, il benazepril inibisce anche la degradazione del vasodilatatore bradichinina ad opera della chininasi; questa inibizione puรฒ avere importanza nellโeffetto ipotensivo. La somministrazione del benazepril a pazienti con ipertensione arteriosa di varia entitร dร luogo ad una riduzione di pressione sia in posizione seduta, che in clinostatismo o in ortostatismo, con modificazioni ortostatiche generalmente scarse o nulle.
Nella maggioranza dei pazienti, dopo somministrazione di una dose singola orale, lโinizio dellโazione antipertensiva avviene dopo 1 ora ca. e la massima riduzione della pressione arteriosa viene raggiunta entro 2-4 ore. Lโeffetto antipertensivo persiste per almeno 24 ore. Per somministrazione ripetuta, con qualsiasi dose, la riduzione massima della pressione arteriosa si ottiene generalmente dopo 1 settimana e persiste nel corso della terapia a lungo termine. Lโeffetto antipertensivo del benazepril รจ indipendente da etร , razza e valori dellโattivitร reninica plasmatica basale, nรฉ varia in caso di eventuali diete iper o iposodiche.
La sospensione improvvisa del benazepril non รจ seguita da un rapido aumento della pressione arteriosa. In uno studio condotto su volontari sani, singole dosi di benazepril hanno determinato un aumento del flusso ematico renale senza effetti sulla filtrazione glomerulare.
Lโazione ipotensiva di TENKUOREN รจ sinergica con quella dei diuretici tiazidici.
Lโimpiego contemporaneo di benazepril e di altri farmaci antipertensivi, compresi i betabloccanti ed i calcioantagonisti, risulta in genere in una ulteriore diminuzione della pressione arteriosa.
Insufficienza cardiaca congestizia (ICC).
La somministrazione di benazepril in pazienti con ICC giร trattati con digitale e diuretici, ha determinato un aumento della gittata cardiaca e della resistenza allo sforzo cosรฌ come una diminuzione della pressione di incuneamento polmonare, delle resistenze vascolari sistemiche e della pressione arteriosa. La frequenza cardiaca รจ risultata leggermente ridotta. In tali pazienti รจ stato osservato inoltre un miglioramento della resistenza alla fatica, dei rantoli polmonari, dellโedema e della classe NYHA.
Le sperimentazioni cliniche effettuate hanno confermato che il miglioramento del quadro emodinamico persiste per 24 ore in caso di unica somministrazione giornaliera.
Tensanil: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Tensanil, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Tensanil
Il benazepril รจ rapidamente assorbito; il picco di concentrazione plasmatica del farmaco immodificato viene raggiunto dopo 0,5 ore.
Il quantitativo assorbito, determinato per mezzo dellโescrezione urinaria del farmaco e dei metaboliti, รจ equivalente almeno al 37% della dose somministrata.
Vi รจ una rapida biotrasformazione nel metabolita farmacologicamente attivo benazeprilato, che raggiunge la massima concentrazione dopo 1,5 ore. Questa conversione pare si verifichi principalmente a livello epatico attraverso unโidrolisi enzimatica. La biodisponibilitร assoluta del benazeprilato, ottenibile somministrando compresse di benazepril, confrontata con quella del metabolita stesso, somministrato per soluzione intravenosa, รจ allโincirca del 27%.
Lโingestione di cibo prima dellโassunzione del farmaco, ritarda lโassorbimento del benazepril, ma comunque la quantitร assorbita e la conversione a metabolita non vengono influenzati.
Il benazepril puรฒ quindi essere assunto contemporaneamente o meno al cibo.
La cinetica plasmatica del benazepril รจ caratterizzata da una rapida eliminazione (completa dopo 4 ore). Il benazeprilato presenta una eliminazione bifasica. La sua fase terminale di eliminazione, superiore alle 24 ore, probabilmente riflette lo stretto legame del preparato allโenzima di conversione dellโangiotensina (ACE). La cinetica non si modifica durante somministrazione ripetuta di dosi di 5-20 mg di benazepril una volta al dรฌ, nรฉ si sono osservati fenomeni di accumulo del benazepril. La percentuale di accumulo del benazeprilato รจ minima: in base allโAUC, รจ circa il 20% piรน alta che nellโintervallo successivo alla prima dose.
Lโemivita effettiva per lโaccumulo del benazeprilato รจ di 10-11 ore. Lo steady-state viene raggiunto dopo 2-3 giorni.
La clearance metabolica รจ la principale via dโeliminazione del benazepril. Il benazeprilato รจ eliminato attraverso i reni e la bile; lโeliminazione renale รจ comunque predominante in soggetti con funzione renale normale. La clearance metabolica del benazeprilato disponibile sistematicamente รจ di secondaria importanza. Dopo somministrazione orale di benazepril solo tracce di farmaco immodificato (< 1%) vengono escrete con le urine mentre il 20% ca. della dose viene escreta come benazeprilato. Altri due metaboliti sono coniugati acilglicuronici del benazepril e del benazeprilato.
A dosi comprese tra 5 e 20 mg lโAUC e il picco di concentrazione plasmatica del benazepril e del benazeprilato sono pressochรฉ proporzionali alla dose.
Le variazioni della cinetica rispetto alla proporzionalitร alla dose, sono piccole ma statisticamente significative se confrontate con un piรน ampio range della dose (2-80 mg). Ciรฒ puรฒ essere imputabile alla saturazione del legame del benazeprilato con lโenzima di conversione dellโangiotensina. Il benazepril ed il benazeprilato sono legati alle proteine sieriche umane, principalmente allโalbumina, fino al 95%.
Nei pazienti con ipertensione arteriosa, lo steady-state determinato attraverso le concentrazioni plasmatiche di benazeprilato mostra una correlazione con lโentitร della dose giornaliera.
Non si verifica una differenza sostanziale nella cinetica del benazepril e del benazeprilato negli anziani, nei pazienti con lieve o moderata insufficienza renale (clearance della creatinina comprese tra 30 e 80 ml/min) e nei pazienti con sindrome nefrosica.
In pazienti con disfunzioni epatiche dovute a cirrosi, la cinetica e la biodisponibilitร del benazeprilato non vengono influenzate per cui non risulta necessario un aggiustamento della dose.
La cinetica del benazeprilato รจ sostanzialmente influenzata in caso di grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) con eliminazione piรน lenta ed accumulo maggiore, che rendono necessaria una riduzione della dose.
Benazepril e benazeprilato sono eliminati dal plasma anche in pazienti con insufficienza renale terminale, con cinetica simile a quella osservata in pazienti con grave insufficienza renale. La clearance non renale (cioรจ quella metabolica o biliare) compensa quindi lโinsufficiente clearance renale.
Una regolare emodialisi iniziata almeno 2 ore dopo lโassunzione di benazepril non altera significativamente le concentrazioni plasmatiche di benazepril e benazeprilato, per cui non sono necessarie dosi supplementari dopo la dialisi. Solo una piccola quantitร di benazeprilato viene rimossa dallโorganismo con la dialisi.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia (ICC) le concentrazioni di steady-state di benazeprilato tendono ad essere piรน alte di quelle riscontrate in volontari sani o nei pazienti ipertesi, suggerendo un possibile rallentamento della eliminazione plasmatica.
Ne deriva che il dosaggio iniziale raccomandato per i pazienti con ICC, risulta piรน basso di quello per i pazienti ipertesi.
La disponibilitร del benazepril non รจ influenzata dai seguenti farmaci somministrati contemporaneamente: idroclorotiazide, furosemide, clortalidone, digossina, propranololo, atenololo, nifedipina, naprossene, acido acetilsalicilico, cimetidina. Dโaltro canto la somministrazione di benazepril non modifica sostanzialmente la disponibilitร di questi farmaci (la cinetica della cimetidina non รจ stata studiata).
Allattamento
In nove donne a cui veniva somministrata una dose di 20 mg di benazepril una volta al giorno per 3 giorni (periodo postpartum non specificato) erano riscontrati valori di picco nel latte di 0,9 ?g/L di benazepril dopo 1 ora dalla dose e 2 ?g/L del suo metabolica attivo benazeprilat dopo 1,5 ore dalla dose. Eโ stimato che il neonato allattato al seno riceverebbe una dose giornaliera inferiore a 0,14% della dose materna di benazepril aggiustata per il peso.
Tensanil: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Tensanil agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Tensanil รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Tensanil: dati sulla sicurezza
Studi di tossicitร cronica in topo, ratto, cane e babbuino hanno dimostrato che il benazepril รจ ben tollerato; solo a dosi > 10 mg/kg si รจ verificato ipertrofia e/o iperplasia delle cellule dellโapparato iuxtaglomerulare, ampiamente reversibili.
Negli studi condotti con benazepril non sono stati evidenziati effetti mutageni, carcinogeni o teratogeni.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Tensanil: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Tensanil
Tensanil: interazioni
Il benazepril รจ stato somministrato assieme a betabloccanti, calcio-antagonisti, cimetidina, diuretici, digossina, idralazina, Warfarin, acido acetilsalicilico, acenocumarolo e naprossene senza evidenziare interazioni sfavorevoli di importanza clinica.
Pazienti in trattamento con diuretici o in deplezione idrica possono occasionalmente andare incontro, allโinizio di un trattamento con ACE-inibitori, ad unโeccessiva riduzione della pressione arteriosa. In tali pazienti, la possibilitร di tali effetti ipotensivi puรฒ essere minimizzata interrompendo per 2-3 giorni, prima di iniziare un trattamento con benazepril, la terapia con diuretici.
Lโeffetto antipertensivo di TENKUOREN viene potenziato da farmaci che aumentano lโattivitร reninica plasmatica o alterano il bilancio sodico (per esempio diuretici). Il benazepril puรฒ ridurre la perdita di potassio causata dai diuretici tiazidici.
Diuretici risparmiatori del potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con TENKUOREN si puรฒ sviluppare iperkaliemia. I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico. Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare TENKUOREN in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto รจ noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come lโamiloride. Lโassociazione di TENKUOREN con i farmaci sopra citati non รจ pertanto raccomandata. Se รจ indicato lโuso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico.
La somministrazione contemporanea di ACE inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puรฒ causare un aumento dellโeffetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante la prima settimana di trattamento ed in pazienti con funzionalitร renale compromessa.
Durante lโuso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puรฒ manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
Eparina
Durante lโuso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si puรฒ manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS), compreso acido acetilsalicilico usato come agente antinfiammatorio:
Quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei, puรฒ verificarsi un’attenuazione dell’effetto antipertensivo. L’utilizzo concomitante di ACE-inibitori e di FANS puรฒ condurre a un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e a un aumento del potassio sierico, in particolare in pazienti con una precaria funzione renale preesistente. L’associazione deve essere somministrata con cautela, in particolare negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prestare attenzione al monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e periodicamente nel prosieguo.
l dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina Il o aliskiren, รจ associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperkaliemia e riduzione della funzionalitร renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafรฌ 4.3, 4.4 e 5.1).
Medicinali che aumentano il rischio di angioedema
Lโuso concomitante di ACE inibitori e sacubitril/valsartan รจ controindicato poichรฉ aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.3 e 4).
Lโuso concomintante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin puรฒ determinare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4).
Lโuso degli ACE inibitori non รจ raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). Lโuso degli ACE inibitori รจ controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafรฌ 4.3 e 4.4).
Tensanil: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Tensanil: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
Con benazepril sono stati raramente segnalati effetti a carico del sistema nervoso centrale.
Come per i trattamenti con altri antipertensivi รจ comunque opportuno avvisare il paziente di tener conto di tali possibili effetti in caso di guida o di utilizzo di macchinari.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco