Proxil: effetti collaterali e controindicazioni

Proxil: effetti collaterali e controindicazioni

Proxil (Proglumetacina Dimaleato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia della infiammazione, del dolore e delle limitazioni funzionali. In reumatologia:

Artrite reumatoide (artrite cronica primaria), spondilite anchilopoietica, osteoartrosi a varia localizzazione (colonna vertebrale, cervicale, lombare, bacino, anca, ginocchio, spalla, ecc.) e disturbi conseguenti (lombalgie, sciatalgie, ernia discale, radicoliti, ecc.), reumatismo articolare acuto, artropatie dismetaboliche (gotta), infiammazioni reumatiche extra-articolari (tendiniti, borsiti, sinoviti, tenosinoviti, periartrite scapolo omerale, torcicollo, nevralgie e nevriti, fibromiositi).

In traumatologia:

Strappi muscolari, contusioni, lussazioni, distorsioni, fratture, artropatie post-operatorie, chirurgia ortopedica.

In ginecologia: Annessiti.

In flebologia: Flebiti, tromboflebiti.

In otorinolaringoiatria:

Otiti, mastoiditi, sinusiti, rinofaringiti, tonsilliti.

Proxil: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Proxil ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Proxil, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Proxil: controindicazioni

Pazienti affetti da ulcera gastroduodenale in fase attiva.

Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piĂ¹ episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).

Severa insufficienza cardiaca, renale o epatica.

Ipersensibilità al principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti (vedì sezìonì 2 e 6.1) Precedenti reazioni di ipersensibilità (per esempio, broncospasmo, rinite, orticaria) in risposta all’acido acetilsalicilico a ad altri FANS.

I FANS sono controindicati in pazienti con edema angioneurotico o manifestazioni idiosincrasiche.

Patologie emorragiche pregresse o in corso, gravi disturbi della coagulazione, alterazioni dell’emopoiesi o gravi discrasie ematiche (come anemia, trombocitopenia, leucopenia). L’uso di Proxil, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedì sezìonì 4.6 e 5.3).

La somministrazione di Proxil è sconsigliata nelle donne che intendano iniziare una gravidanza, dovrebbe essere sospesa in quelle che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Bambini al di sotto dei 14 anni.

Proxil: effetti collaterali

Negli studi clinici effettuati, la Proglumetacina (dimaleato) è stata generalmente ben tollerata. Gli effetti indesiderati, quando si verificano, sono di solito indometacina simili, ma con ridotta severità e più bassa incidenza.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.

Possono verificarsi ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).

Dopo somministrazione di PROXIL sono stati riportati: nausea, vomito diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4 – Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego).

Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.

Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere Sezione 4.4).

Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens- Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).

La tabella sotto riportata mostra l’incidenza delle reazioni avverse raggruppate in base alla Classificazione MedDRA, system Organ Class (SOC) "Internationally agreed Order of Importance" e ordinate secondo la frequenza (comune, non comune, rara, molto rara).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione sistemicaorganica Moltocomuni≥ 1/10 Comuni≥ 1/100≤ 1/10 Noncomuni≥1/1,000≤ 1/100 Rari≥ 1/10,000≤ 1/1,000 Molto rari≤ 1/10,000 Incidenzasconosciuta*
Patologie del sistema emolinfopoietico anemia emolitica, agranulocitosi, neutropenia, leucopenia, trombocitopenia anemia aplastica, reazione anafilattica
Disordini del metabolismo e della nutrizione anoressia iperglicemia, iperpotassiemia
Disordini Psichiatrici confusione allucinazioni, depressione
Patologie del sistema nervoso cefalea sonnolenza convulsione, parestesia
Patologie dell’occhio diplopia, dolore orbitale, visione annebbiata
Patologie dell’orecchio e del labirinto vertigine tinnitus perdita dell’udito
Patologie Cardiache palpitazioni aritmia insufficienza cardiaca, infarto miocardico
Patologie Vascolari evento tromboemboli co, ipertensione shock ictus **
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea, asma, epitassi
Patologie gastrointestinali diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, dispepsia, costipazione, flatulenza pancreatine, gastrite, ulcera peptica, stomatite perforazione gastrointestinale, emorragia gastrointestinale, ematemesi morbo di crohn’s, colite ulcerativa, melena
Patologie Epatobiliari epatite, ittero, funzione, epatica anormale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo eruzione cutanea reazione di fotosensibilità, prurito necrolisi tossica epidermica, sindrome di stevens- johnson, angioedema, porpora, petecchia
Patologie renali e urinarie glicosuria, proteinuria, nefrite interstiziale acuta, ematuria insufficienza renale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella emorragia vaginale
Patologie sistematiche e condizioni relative alla sede di somministrazione edema dolore toracico

* la frequenza non può essere valutata dai dati disponibili

** SOC secondario

Proxil: avvertenze per l’uso

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della piĂ¹ bassa dose efficace per la piĂ¹ breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezìone 4.2 e ì paragrafì sottostantì suì rìschì gastroìntestìnalì e cardìovascolarì). Particolari cautele devono essere adottate nel trattamento di pazienti con funzionalitĂ  cardiaca, epatica o renale ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specie in caso di trattamenti prolungati.

Sono stati segnalati depositi corneali o alterazioni retiniche in pazienti con artrite reumatoide ai quali è stata somministrata indometacina per periodi prolungati. Inoltre essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi in animali con FANS, si raccomanda, prolungandosi la terapia, di effettuare periodici controlli oftalmologici.

La sostanza puĂ² indurre manifestazioni neurotossiche a dosi superiori a quelle consigliate nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale. Particolare cautela deve essere rivolta ai pazienti affetti da disordini psichiatrici, epilessia o morbo di Parkinson.

L’uso, specie se prolungato, di prodotti per applicazione topica puĂ² dare origine a fenomeni di ipersensibilizzazione. Ove ciĂ² accada, occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.

L’uso di PROXIL deve essere evitato in concomitanza di altri FANS, inclusi inibitori selettivi della COX-2.

Al pari di altri farmaci dotati di attivitĂ  antiflogistica e antipiretica, anche la proglumetacina puĂ² mascherare i sintomi che di solito accompagnano le malattie infettive. Il medico deve tener presente tale possibilitĂ  in modo da evitare qualsiasi ritardo nell’intraprendere la terapia appropriata al processo infettivo in atto. Si raccomanda cautela in caso di concomitante somministrazione di vaccini vivi.

Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedì sezìone 4.2).

Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera , soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedì sezìone 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è piĂ¹ alto con dosi aumentate di FANS.

Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piĂ¹ bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedì sotto e sezìone 4.5).

Pazienti con storia di tossicitĂ  gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l’aspirina (vedì sezìone 4.5).

Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono FANS il trattamento deve essere sospeso.

I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedì sezìone 4.8ffettì ìndesìderatì).

In pazienti con difetti della coagulazione i FANS possono inibire l’aggregazione piastrinica.

Cautela è anche richiesta in pazienti con una preesistente storia di asma bronchiale ed in quelli affetti da lupus eritematoso poiché potrebbe verificarsi una esacerbazione dei sintomi.

Per l’interazione con il metabolismo dell’acido arachidonico, i FANS possono raramente determinare fenomeni allergici quali reazioni anafilattiche e anafilattoidi in soggetti predisposti.

Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedì 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piĂ¹ alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Proxil deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ .

Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari

Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.

Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puĂ² essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per proglumetacina.

I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con proglumetacina soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

A causa dell’importanza delle prostaglandine per il mantenimento del flusso ematico renale, è richiesta particolare cautela o si impone l’esclusione dall’uso di Proxil in caso di insufficienza cardiaca, insufficienza o ipoperfusione renale, ipertensione arteriosa, in pazienti in trattamento con diuretici ed in quelli reduci da interventi chirurgici maggiori, nonché in pazienti in età avanzata.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco