Kerval: effetti collaterali e controindicazioni
Kerval (Valsartan) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
KERVAL 40 mg compresse rivestite con film
Trattamento dell’ipertensione nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni.
Infarto del miocardio recente
Trattamento di pazienti adulti clinicamente stabili con insufficienza cardiaca sintomatica o disfunzione sistolica ventricolare sinistra asintomatica secondaria a infarto miocardico recente (12 ore – 10 giorni) (vedere paragrafì 4.4e 5.1).
Trattamento di pazienti adulti con insufficienza cardiaca sintomatica quando gli ACE-inibitori non sono tollerati o in pazienti intolleranti ai betabloccanti come terapia aggiuntiva agli ACE inibitori quando gli antagonisti del recettore dei minerlacorticoidi non possono essere utilizzati (vedere paragrafì 4.2, 4.4, 4.5 e 5.1).
KERVAL 80 mg e 160 mg compresse rivestite con film
Trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti e dell’ipertensione nei bambini e negli adolescenti di etĂ compresa tra 6 e 18 anni.
Infarto del miocardio recente
Trattamento di pazienti adulti clinicamente stabili con insufficienza cardiaca sintomatica o disfunzione sistolica ventricolare sinistra asintomatica secondaria a infarto miocardico recente (12 ore – 10 giorni) (vedere paragrafì 4.4e 5.1).
Trattamento di pazienti adulti con insufficienza cardiaca sintomatica quando gli ACE-inibitori non sono tollerati o in pazienti intolleranti ai betabloccanti come terapia aggiuntiva agli ACE inibitori quando gli antagonisti del recettore dei minerlacorticoidi non possono essere utilizzati (vedere paragrafì 4.2, 4.4, 4.5 e 5.1).
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Kerval ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Kerval, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Kerval: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o a qualcuno degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Grave compromissione della funzionalitĂ epatica, cirrosi biliare e colestasi.
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).
L’uso concomitante di Kerval con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti con diabete mellito o compromissione della funzione renale (GFR <60 mL/min/1.73m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1)
Kerval: effetti collaterali
Negli studi clinici controllati in pazienti adulti ipertesi, l’incidenza complessiva delle reazioni avverse era comparabile a quella riscontrata con il placebo ed è
consistente con la farmacologia di valsartan. L’incidenza delle reazioni avverse non è sembrata correlata alla dose o alla durata del trattamento né è stata individuata alcuna associazione con il sesso, l’età o l’etnia.
Le reazioni avverse riportate negli studi clinici, nell’esperienza post-marketing e nei risultati degli esami di laboratorio sono elencate nella tabella sottostante secondo la classificazione per sistemi e organi.
Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, indicando le maggiormente frequenti per prime, secondo la seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro (?1/10.000, <1/1.000); molto raro (?1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. All’interno di ogni classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravitĂ .
Non è possibile attribuire una frequenza alle reazioni avverse segnalate nel corso dell’esperienza postmarketing e nei risultati degli esami di laboratorio e pertanto queste sono riportate con frequenza "non nota"
Patologie del sistema emolinfopoietico | |||
---|---|---|---|
Non nota | Riduzione dell’emoglobina, riduzione dell’ematocrito, neutropenia, trombocitopenia | ||
Disturbi del sistema immunitario | |||
Non nota | IpersensibilitĂ , compresa malattia da siero | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |||
Non nota | Aumento del potassio sierico | ||
Non nota | Iponatriemia | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |||
Non comune | Vertigini | ||
Patologie | vascolari | ||
Non nota | Vasculite | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |||
Non comune | Tosse | ||
Patologie gastrointestinali | |||
Non comune | Dolore addominale | ||
Patologie epatobiliari | |||
Non nota | Aumentati valori della funzionalitĂ epatica incluso aumento della bilirubina sierica | ||
Patologie della cute ed del tessuto sottocutaneo | |||
Non nota | ioedema, dermatite eruzioni cutanee, prurito | bollosa, | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico ed del tessuto connettivo | |||
Non nota | Mialgia | ||
Patologie renali e urinarie | |||
Non nota | Insufficienza renale e compromissione della funzionalitĂ renale, aumento della |
creatinina sierica | |
---|---|
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune | Affaticamento |
Popolazione pediatrica
L’effetto antipertensivo di valsartan è stato valutato in due studi clinici in doppio cieco, randomizzati (ognuno seguito da un periodo o studio di estensione) e uno studio in aperto. Questi studi hanno coinvolto711 pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e meno di 18 anni affetti o meno da malattia renale cronica (CKD), 560 dei quali erano in trattamento con valsartan. Con l’eccezione di isolati disturbi gastrointestinali (quali dolore addominale, nausea, vomito) e capogiri, non sono state identificate differenze rilevanti in termini di tipo, frequenza e gravità delle reazioni avverse tra il profilo di sicurezza dei pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e meno di 18 anni e il profilo rilevato in precedenza nei pazienti adulti.
La valutazione delle funzioni neurocognitive e dello sviluppo condotte in pazienti pediatrici di etĂ compresa tra 6 e 16 anni non ha nel complesso rivelato influenze negative clinicamente rilevanti dopo il trattamento con valsartan per un periodo di tempo fino ad un anno.
In uno studio in doppio cieco, randomizzato, condotto su 90 bambini di età compresa tra 1 e 6 anni, al quale ha fatto seguito un’estensione di un anno in aperto, sono stati osservati due decessi e casi isolati di un marcato innalzamento delle transaminasi epatiche.
Questi casi si sono verificati in una popolazione che aveva significative comorbidità . Non è stata stabilita una relazione causale con valsartan. In un secondo studio, nel quale sono stati randomizzati 75 bambini di età compresa tra 1 e 6 anni, non si sono verificati innalzamenti significativi delle transaminasi o decessi con il trattamento con valsartan.
L’iperkaliemia è stata osservata con maggiore frequenza nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni con una sottostante malattia renale cronica.
Ăˆ stata condotta un’analisi aggregata con 560 pazienti pediatrici ipertesi (di etĂ compresa tra 6 e 17 anni) in trattamento con valsartan in monoterapia [n = 483] o in terapia antipertensiva combinata comprendente valsartan [n = 77]. Dei 560 pazienti, 85 (15,2%) presentavano CKD (GFR basale <90 ml
/ min / 1,73m2). Complessivamente, 45 pazienti (8,0%) hanno interrotto uno studio a causa di eventi avversi. Nel complesso, 111 pazienti (19,8%) hanno manifestato una reazione avversa al farmaco (ADR), con cefalea (5,4%), capogiri (2,3%) e
iperkaliemia (2,3%) come manifestazioni piĂ¹ frequenti. Nei pazienti con CKD, le reazioni avverse piĂ¹ frequenti sono state iperkaliemia (12,9%), cefalea (7,1%), aumento della creatinina ematica (5,9%) e ipotensione (4,7%). Nei pazienti senza CKD, le reazioni avverse piĂ¹ frequenti sono state cefalea (5,1%) e capogiri (2,7%). Le reazioni avverse sono state osservate piĂ¹ frequentemente in pazienti in trattamento con valsartan in associazione con altri farmaci antipertensivi che con valsartan in monoterapia.
Il profilo di sicurezza osservato negli studi clinici controllati in pazienti post- infartuati e /o con insufficienza cardiaca differisce dal profilo di sicurezza generale osservato nei pazienti con ipertensione. Questa osservazione puĂ² essere correlata alla patologia sottostante. Le reazioni avverse osservate nei pazienti post-infartuati e/o con insufficienza cardiaca sono riportate di seguito:
Pazienti post-infartuati e/o con insufficienza cardiaca (studiata solo nei pazienti adulti)
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
---|---|
Non nota | Trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non nota | IpersensibilitĂ , compresa malattia da siero |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non comune | Iperpotassiemia |
Non nota | Aumento del potassio sierico |
Non noti | Iponatriemia |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Capogiri, capogiri posturali |
Non comune | Sincope, cefalea |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Vertigini |
Disturbi cardiaci | |
Non comune | Insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari | |
Comune | Ipotensione, ipotensione ortostatica |
Non nota | Vasculite |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Tosse |
Patologie gastrointestinali | |
Non comune | Nausea, diarrea |
Patologie epatobiliari | |
Non nota | Aumento nei valori di funzionalitĂ epatica |
Patologie della cute ed del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Angioedema |
Non nota | Dermatite bollosa, eruzione cutanea, prurito |
Patologie del sistema muscoloscheletrico ed del tessuto connettivo | |
Non nota | Mialgia |
Patologie renali e urinarie | |
---|---|
Comune | Insufficienza renale e compromissione della funzione renale |
Non comune | Insufficienza renale acuta, aumento della creatinina sierica |
Non nota | Aumento dell’azotemia (BUN) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune | Astenia, affaticamento |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una- sospetta-reazione-avversa
Kerval: avvertenze per l’uso
Iperpotassiemia
L’uso concomitante con integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, o di altre sostanze che possono aumentare i livelli di potassio (eparina, ecc.) non è raccomandato. I livelli di potassio devono essere controllati appropriatamente.
Compromissione della funzione renale
Non esiste attualmente alcuna esperienza sulla sicurezza d’uso in pazienti con una clearance della creatinina < 10 ml/min e pazienti sottoposti a dialisi, pertanto valsartan deve essere usato con cautela in questi pazienti. Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti adulti con clearance della creatinina > 10 ml/min (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
Compromissione epatica
In pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, senza colestasi KERVAL deve essere usato con cautela (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
Pazienti sodio e/o volume depleti
In pazienti fortemente sodio e/o volume depleti, come coloro che ricevono elevati dosaggi di diuretici, puĂ², in rari casi, verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio della terapia con KERVAL. La deplezione di sodio e/o di volume deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con KERVAL , ad esempio riducendo la dose di diuretico.
Stenosi dell’arteria renale
Non è stata stabilita la sicurezza di impiego di KERVAL in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi di rene unico.
La somministrazione di valsartan a breve termine a dodici pazienti affetti da ipertensione renovascolare secondaria a stenosi unilaterale dell’arteria renale
non ha indotto alcuna alterazione significativa dell’emodinamica renale, della creatinina sierica o dell’azotemia (BUN). Tuttavia, poichĂ© altre sostanze che agiscono sul sistema renina-angiotensina possono aumentare l’azotemia e la creatinina sierica nei pazienti con stenosi unilaterale dell’arteria renale, durante il trattamento con valsartan si raccomanda il monitoraggio della funzione renale.
Trapianto renale
Ad oggi non vi è esperienza sulla sicurezza di impiego di KERVAL in pazienti sottoposti a trapianto renale recente.
Iperaldosteronismo primario
I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con KERVAL in quanto il loro sistema renina-angiotensina non è attivato.
Stenosi della valvola aortica e mitralica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva Come per tutti gli altri vasodilatatori, è necessaria particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi aortica o mitralica o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (HOCM).
La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con antagonisti del recettore dell’angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).
Infarto del miocardio recente
La somministrazione combinata di captopril e valsartan non ha evidenziato alcun beneficio clinico addizionale, mentre il rischio di effetti indesiderati e’ aumentato, in confronto al trattamento con le rispettive monoterapie (vedere paragrafì 4.2 e 5.1). L’ associazione di valsartan ed un ACE-inibitore non e’ pertanto raccomandata.
Quando si inizia una terapia in pazienti post-infartuati si deve procedere con cautela. La valutazione dei pazienti post-infartuati deve sempre includere un esame della funzionalitĂ renale.
L’uso di valsartan nei pazienti post-infartuati produce generalmente una riduzione della pressione arteriosa, ma non è di solito necessario interrompere la terapia a causa di un’ipotensione sintomatica persistente, purchè vengano utilizzati i dosaggi consigliati (vedere paragrafo 4.2).
Il rischio di reazioni avverse, specialmente ipotensione, iperkaliemia e diminuzione della funzionalitĂ renale (inclusa insufficienza renale acuta), puĂ² aumentare quando Kerval è usato in associazione con un ACE-inibitore.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca, l’associazione tripla di un ACE inibitore, un beta-bloccante e valsartan non ha dimostrato alcun beneficio
clinico (vedere paragrafo 5.1). Questa associazione sembra aumentare il rischio di eventi avversi e non è pertanto raccomandata.
La tripla combinazione di un ACE-inibitore, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi e valsartan non è raccomandata. L’uso di queste combinazioni deve avvenire sotto la supervisione di uno specialista ed il paziente deve essere sottoposto a frequenti controlli della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione arteriosa.
E’ necessaria cautela quando si inizia una terapia in pazienti con insufficienza cardiaca. La valutazione di pazienti con insufficienza cardiaca deve sempre prevedere un esame della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).
L’uso di valsartan in pazienti con insufficienza cardiaca generalmente provoca una riduzione della pressione arteriosa, ma non è normalmente necessaria la sospensione della terapia a causa di ipotensione sintomatica persistente, purchĂ© vengano seguite le avvertenze posologiche (vedere paragrafo 4.2)
Nei pazienti in cui la funzionalitĂ renale puĂ² dipendere dall’attivitĂ del sistema renina-angiotensina (ad es., pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia), il trattamento con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina è stato associato a oliguria e/o progressiva azotemia e, in rari casi, ad insufficienza renale acuta e/o alla morte del paziente. PoichĂ© valsartan è un antagonista dei recettori dell’angiotensina II, non puĂ² essere escluso che l’uso di KERVAL possa essere associato a compromissione della funzionalitĂ renale.
ACE-inibitori e antagonisti dei recettori dell’angiotensina II non devono essere somministrati concomitantemente in pazienti con nefropatia diabetica.
Precedenti di angioedema
E’ stato segnalato angioedema, incluso edema della laringe e della glottide e conseguente ostruzione delle vie aeree e / o gonfiore del viso, delle labbra, della faringe e / o della lingua in pazienti trattati con valsartan; alcuni di questi pazienti avevano precedentemente manifestato angioedema con altri farmaci, inclusi gli ACE inibitori. I pazienti che sviluppano angioedema devono immediatamente sospendere il trattamento con KERVAL, e valsartan non deve essere ri-somministrato.
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitĂ renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE- inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciĂ² deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalitĂ renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Popolazione pediatrica
Compromissione della funzionalitĂ renale
L’uso nei pazienti pediatrici con clearance della creatinina <30 ml/min e nei pazienti pediatrici sottoposti a dialisi non è stato studiato; valsartan non è pertanto raccomandato in questi pazienti. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti pediatrici con clearance della creatinina >30 ml/min (vedere paragrafì 4.2 e 5.2). La funzionalità renale ed il potassio serico devono essere controllati attentamente durante il trattamento con valsartan. . In particolare questo si applica quando valsartan viene somministrato in presenza di altre condizioni (febbre, disidratazione) che possono compromettere la funzionalità renale.
Compromissione della funzionalitĂ epatica
Come per gli adulti, KERVAL è controindicato nei pazienti pediatrici con grave compromissione epatica, cirrosi biliare e nei pazienti con colestasi (vedere paragrafì 4.3 e 5.2). L’esperienza clinica sull’uso di KERVAL nei pazienti pediatrici con compromissione epatica lieve o moderata è limitata. In questi pazienti la dose di valsartan non deve superare 80 mg.
Questo prodotto medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco