Fuzeon: effetti collaterali e controindicazioni
Fuzeon 90 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabil (Enfuvirtide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Fuzeon è indicato in associazione con altri medicinali antiretrovirali per il trattamento di pazienti con infezione da HIV-1 che sono stati trattati e non hanno risposto positivamente a regimi contenenti almeno un prodotto medicinale appartenente a ciascuna delle seguenti classi di antiretrovirali: inibitori della proteasi, inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa e inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa, oppure che sono intolleranti alle terapie antiretrovirali precedenti (vedere paragrafo 5.1).
Nel decidere un nuovo regime terapeutico per pazienti in cui un regime antiretrovirale abbia fallito, bisogna considerare attentamente la storia terapeutica del singolo paziente e il tipo di mutazioni associate ai diversi prodotti medicinali. Nei casi in cui sia disponibile, puĂ² essere appropriato un test di resistenza (vedere paragrafì 4.4 e 5.1).
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Fuzeon 90 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabil ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Fuzeon 90 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabil, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Fuzeon 90 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabil: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Fuzeon 90 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabil: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
I dati di sicurezza si riferiscono principalmente ai dati a 48 settimane degli studi TORO 1 e TORO 2 combinati (vedere paragrafo 5.1). I risultati di sicurezza sono espressi in termini di numero di pazienti con una reazione avversa per una esposizione di 100 pazienti/anno (ad eccezione delle reazioni nel sito dell’iniezione).
Gli eventi segnalati con maggiore frequenza sono stati reazioni nel sito di iniezione, diarrea e nausea. Generalmente l’aggiunta di Fuzeon alla terapia antiretrovirale di base non ha incrementato né la frequenza, né la gravità della maggior parte delle reazioni avverse.
Elenco delle reazioni avverse sotto forma di tabella
La Tabella 2 mostra gli eventi osservati con maggiore frequenza nei pazienti che hanno assunto Fuzeon + OB rispetto ai pazienti che hanno ricevuto OB da solo, con un aumento (aggiustato per l’esposizione) di almeno 2 pazienti con evento per 100 pazienti/anno. Un aumento statisticamente significativo è stato osservato per polmonite e linfoadenopatia. La maggior parte delle reazioni avverse era di intensitĂ lieve o moderata. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e la categoria di frequenza stabilite da MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite mediante la seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro (?1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 2: Reazioni avverse attribuite al trattamento con Fuzeon negli studi TORO 1 e TORO 2 combinati
Classificazione per sistemi e organi Frequenza |
Reazione avversa |
---|---|
Infezioni e infestazioni Comuni |
Sinusite, papilloma cutaneo, influenza, polmonite, otite |
Patologie del sistema emolinfopoietico Comuni |
Linfoadenopatia |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comuni |
Diminuzione dell’appetito, anoressia, ipertrigliceridemia, aumento dei trigliceridi nel sangue, diabete mellito |
Disturbi psichiatrici Comuni |
Ansia, incubi notturni, irritabilitĂ |
Patologie del sistema nervoso Molto comuni Comuni |
Neuropatia periferica Ipostesia, disturbi dell’attenzione, tremore |
Patologie dell’occhio Comuni |
Congiuntivite |
Patologie dell’orecchio e del labirinto Comuni |
Vertigini |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comuni |
Congestione nasale |
Patologie gastrointestinali Comuni |
Pancreatite, malattia da reflusso gastro-esofageo |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comuni |
Secchezza cutanea, eczema seborroico, eritema, acne |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comuni |
Mialgia |
Patologie renali e urinarie Comuni |
Nefrolitiasi, ematuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comuni Comuni |
Perdita di peso Patologia simil-influenzale, astenia |
Descrizione di alcune reazioni avverse
Reazioni nel sito di iniezione
Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state le reazioni nel sito di iniezione (Injection Site Reactions, ISR), che si sono verificate nel 98% dei pazienti (Tabella 3). La grande maggioranza delle ISR si è manifestata nella prima settimana di somministrazione di Fuzeon ed è stata associata a dolore o fastidio da lieve a moderato nel sito di iniezione senza limitazione delle attività abituali. La gravità del dolore e del fastidio non è aumentata con l’aumentare della durata del trattamento. I segni e i sintomi si sono generalmente protratti per un periodo uguale o inferiore a 7 giorni. Nell’1,5% dei pazienti si sono verificate infezioni nel sito di iniezione (comprendenti ascessi e cellulite).
Tabella 3: Riassunto dei singoli segni/sintomi che caratterizzano le reazioni locali nel sito di iniezione negli studi TORO 1 e TORO 2 combinati (% di pazienti)
n=663 | |||
---|---|---|---|
Percentuale di ritiri a causa delle ISR | 4% | ||
Categoria dell’evento |
Fuzeon + Terapia di base ottimizzataa |
% di eventi comprendenti reazioni di Grado 3 | % di eventi comprendenti reazioni di Grado 4 |
Dolore/fastidio | 96,1% | 11,0%b | 0%b |
Eritema | 90,8% | 23,8%c | 10,5%c |
Indurimento | 90,2% | 43,5%d | 19,4%d |
Noduli e cisti | 80,4% | 29,1%e | 0,2%e |
Prurito | 65,2% | 3,9%f | NA |
Ecchimosi | 51,9% | 8,7%g | 4,7%g |
aQualsiasi grado di gravitĂ .
bGrado 3 = dolore intenso che richiede l’uso di analgesici (o di analgesici narcotici per ? 72 ore) e/o che limita le attività abituali; Grado 4 = dolore intenso che richiede il ricovero in ospedale o il prolungamento dell’ospedalizzazione, che provoca la morte o un’invalidità /incapacità persistente o significativa, potenzialmente letale o significativo dal punto di vista medico.
cGrado 3 = diametro medio ? 50 mm ma < 85 mm; Grado 4 = diametro medio ? 85 mm. dGrado 3 = diametro medio ? 25 mm ma < 50 mm; Grado 4 = diametro medio ? 50 mm. eGrado 3 = ? 3 cm; Grado 4 = se spurga.
fGrado 3 = resistente al trattamento topico o che richiede un trattamento orale o parenterale; Grado 4 = non definito.
gGrado 3 = > 3 cm ma ? 5 cm; Grado 4 = > 5 cm.
Inoltre si è avuto un piccolo numero di reazioni di ipersensibilità attribuite all’enfuvirtide e, in alcuni casi, si è verificata una recidiva al rechallenge (vedere paragrafo 4.4).
Altre reazioni avverse
In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), puĂ² insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia il tempo di insorgenza registrato è piĂ¹ variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. La frequenza di tali casi è sconosciuta (vedere paragrafo 4.4).
Essendo un peptide, enfuvirtide puĂ² causare amiloidosi cutanea al sito di iniezione.
AnormalitĂ di laboratorio
Nella maggior parte dei pazienti non si è avuto alcun cambiamento del grado di tossicità dei parametri di laboratorio durante lo studio, eccetto per quelli elencati nella Tabella 4. Alla settimana 48 l’eosinofilia [al di sopra del Limite Superiore della Norma di > 0,7 x 109/l] si è verificata con una
frequenza maggiore tra i pazienti nel gruppo contenente Fuzeon (12,4 pazienti con evento per 100 pazienti/anno) rispetto al gruppo con solo OB (5,6 pazienti con evento per 100 pazienti/anno). Quando si considera una soglia maggiore per l’eosinofilia (> 1,4 x 109/l), la frequenza dell’eosinofilia (aggiustata per l’esposizione del paziente) è uguale in entrambi i gruppi (1,8 pazienti con evento per 100 pazienti/anno).
Tabella 4: AnormalitĂ di laboratorio di Grado 3 e 4 (aggiustate per l’esposizione) tra i pazienti trattati con Fuzeon + OB e con solo OB, riportate a piĂ¹ di 2 pazienti con evento per 100 pazienti/anno
Parametri di laboratorio Grado | Regime Fuzeon + OB per 100 pazienti/anno | Regime solo OB per 100 pazienti/anno |
---|---|---|
n (Esposizione totale pazienti/anno) |
663 (557,0) |
334 (162,1) |
ALAT | ||
Gr.
3 (> 5-10 x ULN) 4 (> 10 x ULN) |
4,8 1,4 |
4,3 1,2 |
Emoglobina | ||
Gr.
3 (6,5-7,9 g/dl) 4 (< 6,5 g/dl) |
2,0 0,7 |
1,9 1,2 |
Creatinina fosfochinasi | ||
Gr.
3 (> 5-10 x ULN) 4 (> 10 x ULN) |
8,3 3,1 |
8,0 8,6 |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
Fuzeon 90 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabil: avvertenze per l’uso
Fuzeon deve essere assunto nell’ambito di un regime di associazione. Vedere anche i rispettivi riassunti delle caratteristiche del prodotto degli altri prodotti medicinali antiretrovirali utilizzati nell’associazione. Come con altri antiretrovirali, enfuvirtide deve essere associata in modo ottimale con altri antiretrovirali verso i quali il virus del paziente è sensibile (vedere paragrafo 5.1).
I pazienti devono essere informati del fatto che Fuzeon non è una cura per l’infezione da HIV-1. Sebbene una efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale ha dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non puĂ² essere escluso. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.
Studi condotti negli animali hanno mostrato che enfuvirtide puĂ² alterare alcune funzioni immunitarie (vedere paragrafo 5.3). Negli studi clinici è stato osservato un aumento della frequenza di alcune infezioni batteriche nei pazienti trattati con Fuzeon, principalmente una maggiore frequenza di polmonite; tuttavia, un aumento del rischio di polmonite batterica correlata all’uso di Fuzeon non è stato confermato dai successivi dati epidemiologici.
Reazioni di ipersensibilitĂ sono state occasionalmente associate alla terapia con enfuvirtide e in rari casi reazioni di ipersensibilitĂ si sono avute al rechallenge. Gli eventi comprendevano eruzioni cutanee, febbre, nausea e vomito, brividi, rigiditĂ , ipotensione e aumento delle transaminasi epatiche in varie combinazioni, possibile reazione primaria da immunocomplessi, distress respiratorio e glomerulonefrite. I pazienti che sviluppano segni/sintomi di una reazione sistemica di ipersensibilitĂ devono sospendere il trattamento con enfuvirtide e devono immediatamente consultare il medico. La
terapia con enfuvirtide non deve essere ripresa in seguito alla comparsa di segni e sintomi sistemici suggestivi di una reazione di ipersensibilitĂ considerata in relazione con enfuvirtide. Non sono stati identificati fattori di rischio che permettano di prevedere la comparsa o la gravitĂ di ipersensibilitĂ a enfuvirtide.
Malattia epatica: la sicurezza e l’efficacia di enfuvirtide non sono state studiate in modo specifico in pazienti con serie disfunzioni epatiche preesistenti. I pazienti con epatite cronica B e C sottoposti a terapia antiretrovirale sono a maggior rischio di sviluppare eventi avversi epatici gravi e potenzialmente fatali. Pochi pazienti inclusi negli studi clinici di fase III presentavano una co- infezione con epatite B/C. In questi pazienti l’aggiunta di Fuzeon non ha aumentato l’incidenza di eventi epatici. Nel caso di una concomitante terapia antivirale per l’epatite B o C, vedere anche le informazioni specifiche per questi prodotti medicinali.
La somministrazione di Fuzeon a individui senza infezione da HIV-1 puĂ² indurre la formazione di anticorpi anti-enfuvirtide che hanno una reazione crociata con la gp41 di HIV. Questo puĂ² determinare un falso positivo all’HIV con il test ELISA anti-HIV.
Non sono disponibili dati su pazienti con ridotta funzionalità epatica. Sono disponibili dati limitati su pazienti con compromissione renale da moderata a grave e su pazienti sottoposti a dialisi. Fuzeon deve essere utilizzato con cautela in queste popolazioni di pazienti (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
Sindrome da riattivazione immunitaria: in pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell’istituzione della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), puĂ² insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della CART. Esempi rilevanti di ciĂ² sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis carinii. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, se necessario.
Nel contesto della riattivazione immunitaria è stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia il tempo di insorgenza registrato è piĂ¹ variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento.
Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, il consumo di alcol, l’immunosoppressione grave, un piĂ¹ elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigiditĂ alle articolazioni o difficoltĂ nel movimento.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco