Fareston: effetti collaterali e controindicazioni
Fareston 60 mg compresse (Toremifene Citrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento ormonale di prima linea del carcinoma mammario metastatico ormone-dipendente, in pazienti in post-menopausa.
Fareston non è raccomandato in pazienti affette da tumori con recettore per l’estrogeno negativo.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Fareston 60 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Fareston 60 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Fareston 60 mg compresse: controindicazioni
Una pregressa iperplasia dell’endometrio e una grave insufficienza epatica rappresentano controindicazioni all’impiego a lungo termine del toremifene.
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Sia nelle sperimentazioni precliniche che nell’uomo, a seguito dell’esposizione a toremifene, sono state osservate variazioni nell’elettrofisiologia cardiaca, sotto forma di prolungamento dell’intervallo QT. Per ragioni di sicurezza, toremifene è quindi controindicato in pazienti con:
Prolungamento congenito o documentato prolungamento acquisito dell’intervallo QT
Squilibri elettrolitici, specialmente in caso di ipokaliemia non trattata
Bradicardia clinicamente rilevante
Insufficienza cardiaca clinicamente rilevante con ridotta emissione della frazione ventricolare sinistra
Precedente anamnesi di aritmia sintomatica.
Toremifene non deve essere usato in concomitanza ad altri farmaci che prolungano l’intervallo QT (vedere anche paragrafo 4.5).
Fareston 60 mg compresse: effetti collaterali
Le reazioni avverse piĂ¹ frequenti sono vampate di calore, sudorazione, sanguinamento uterino, leucorrea, affaticamento, nausea, eruzione cutanea, prurito, capogiri e depressione. Le reazioni sono in genere di carattere lieve e per la maggior parte dovute all’azione ormonale del toremifene.
Le frequenze delle reazioni avverse sono classificate come segue: Molto comune (? 1/10)
Comune (? 1/100, < 1/10)
Non comune (? 1/1.000, < 1/100) Raro (? 1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
---|---|---|---|---|---|---|
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | tumore dell’endometrio | |||||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitopenia, anemia e leucopenia | |||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | perdita di appetito | |||||
Disturbi psichiatrici | depressione | insonnia | ||||
Patologie del sistema nervoso | capogiri | cefalea | ||||
Patologie dell’occhio | opacità corneale transitoria | |||||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | vertigini | |||||
Patologie vascolari | vampate di calore | eventi tromboembolici | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | dispnea |
Patologie gastrointestinali | nausea, vomito | costipazione | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
Patologie | aumento | ittero | epatite | |||
epatobiliari | delle transaminas | steatosi epatica | ||||
i | ||||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | sudorazio ne | eruzione cutanea, prurito | alopecia | |||
Patologie | sanguiname | ipertrofia | polipi | iperplasia | ||
dell’apparato | nto uterino, | endometriale | endometrial | endometriale | ||
riproduttivo e | leucorrea | i | ||||
della mammella | ||||||
Patologie | affaticamen | aumento di peso | ||||
sistemiche e | to, edema | |||||
condizioni rela- | ||||||
tive alla sede di | ||||||
somministrazione |
Gli eventi tromboembolici includono trombosi venosa profonda, tromboflebite ed embolia polmonare (vedere anche paragrafo 4.4).
La terapia con il toremifene è stata associata a variazioni dei livelli degli enzimi epatici (aumento delle transaminasi) e, in occasioni molto rare, a piĂ¹ gravi anormalitĂ della funzionalitĂ epatica (ittero).
In pazienti con metastasi ossee sono stati riportati alcuni casi di ipercalcemia all’inizio della terapia con il toremifene.
Durante il trattamento puĂ² svilupparsi ipertrofia endometriale a causa del parziale effetto estrogenico del toremifene. Esiste un rischio di aumento di alterazioni dell’endometrio che includono iperplasia, polipi e tumore. CiĂ² puĂ² essere dovuto al sottostante meccanismo/stimolazione estrogenica (vedere anche paragrafo 4.4).
Fareston aumenta l’intervallo QT in modo dose-dipendente (vedere anche paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale
è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
Fareston 60 mg compresse: avvertenze per l’uso
Prima dell’inizio del trattamento deve essere effettuata una visita ginecologica, prestando particolare attenzione a pre-esistenti anormalità dell’endometrio. Successivamente la visita ginecologica deve essere ripetuta almeno una volta l’anno. Le pazienti che presentano in aggiunta un rischio di tumore dell’endometrio, ad es. pazienti ipertese o diabetiche, con elevato BMI (> 30) o trattate precedentemente con terapia ormonale sostitutiva, devono essere attentamente controllate (vedere anche paragrafo 4.8).
Sono state segnalate anemia, leucopenia e trombocitopenia. Globuli rossi, leucociti o piastrine devono essere monitorati quando si usa Fareston.
Con toremifene sono stati riportati casi di danno epatico, tra cui aumento degli enzimi epatici (> 10 volte il limite superiore della norma), epatite ed ittero. La maggior parte di questi casi si sono verificati durante i primi mesi di trattamento. Il tipo di danno epatico è stato essenzialmente epatocellulare.
Pazienti con anamnesi positiva per grave malattia tromboembolica, in generale, non devono essere trattate con toremifene (vedere anche paragrafo 4.8).
Fareston ha mostrato di prolungare l’intervallo QTc nell’elettrocardiogramma di alcuni pazienti in modo dose-dipendente. Le seguenti informazioni sul prolungamento del QT sono di particolare importanza (per le controindicazioni vedere paragrafo 4.3).
Ăˆ stato condotto uno studio clinico con un disegno a 5 bracci paralleli (placebo, moxifloxacina 400 mg, toremifene 20 mg, 80 mg e 300 mg) in 250 pazienti maschi per caratterizzare gli effetti di
toremifene sulla durata dell’intervallo QTc. I risultati di questo studio evidenziano un chiaro effetto positivo di toremifene nel gruppo 80 mg con un prolungamento medio di 21-26 msec. Per quanto riguarda il gruppo 20 mg, questo effetto è ugualmente significativo, in accordo alle linee guida ICH, con un limite superiore dell’intervallo di confidenza pari a 10-12 msec. Questi risultati suggeriscono fortemente un importante effetto dose-dipendente. PoichĂ© le donne tendono ad avere un intervallo QTc piĂ¹ lungo al basale rispetto agli uomini, possono essere piĂ¹ sensibili a medicinali che prolungano il QTc. Anche i pazienti anziani possono essere piĂ¹ sensibili agli effetti legati ai farmaci sull’intervallo QT.
Fareston deve essere usato con cautela in pazienti con condizioni di proaritmia in corso (soprattutto pazienti anziani) come ischemia acuta del miocardio o prolungamento del QT, in quanto possono portare ad un aumentato rischio di aritmie ventricolari (compresa la sindrome da Torsade de pointes) e arresto cardiaco (vedere anche paragrafo 4.3).
Se durante il trattamento con Fareston si verificassero segni o sintomi che potrebbero essere associati ad aritmia cardiaca, il trattamento deve essere interrotto e deve essere effettuato un ECG.
Fareston non deve essere usato se l’intervallo QTc è > 500 msec.
Pazienti con insufficienza cardiaca non compensata o affette da angina pectoris grave devono essere attentamente controllate.
All’inizio del trattamento con toremifene puĂ² insorgere ipercalcemia in pazienti con metastasi ossee che, pertanto, devono essere attentamente controllate.
Non sono disponibili dati sistematici in pazienti con diabete instabile, in pazienti con condizioni generali gravemente compromesse o in pazienti con insufficienza cardiaca.
Fareston compresse contiene lattosio (28,5 mg/compressa). Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di Lapp lattasi o con malassorbimento di lattosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco