Cresemba: effetti collaterali e controindicazioni
Cresemba 100 mg (Isavuconazolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
CRESEMBA è indicato negli adulti per il trattamento di
aspergillosi invasiva
mucormicosi in pazienti per i quali il trattamento con amfotericina B non è appropriato (vedere paragrafì 4.4 e 5.1)
Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato dei farmaci antimicotici.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Cresemba 100 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Cresemba 100 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Cresemba 100 mg: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Co-somministrazione con ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5).
Co-somministrazione con -dosi elevate di ritonavir (>200 mg ogni 12 ore) (vedere paragrafo 4.5).
Pazienti affetti da sindrome del QT corto familiare (vedere paragrafo 4.4).
Cresemba 100 mg: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
La frequenza delle reazioni avverse illustrata nella Tabella 2 si basa sui dati di 403 pazienti con infezioni micotiche invasive trattati con CRESEMBA in studi di fase III.
Le più comuni reazioni avverse correlate al trattamento sono state: valori epatici elevati nelle analisi chimiche (7,9%), nausea (7,4%), vomito (5,5%), dispnea (3,2%), dolore addominale (2,7%), diarrea (2,7%), reazione nel sito di iniezione (2,2%), cefalea (2,0%), ipokaliemia (1,7%) ed eruzione cutanea (1,7%).
Le reazioni avverse che hanno più frequentemente portato all’interruzione permanente del trattamento con CRESEMBA sono state: stato confusionale (0,7%), insufficienza renale acuta (0,7%), aumento della bilirubina ematica (0,5%), convulsioni (0,5%), dispnea (0,5%), epilessia (0,5%), insufficienza
respiratoria (0,5%) e vomito (0,5%).
Tabella della reazioni avverse
La Tabella 2 presenta le reazioni avverse a isavuconazolo nel trattamento delle infezioni micotiche invasive, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza.
La frequenza delle reazioni avverse è definita nel modo seguente: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10) e non comune (≥1/1.000, <1/100).
All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 2 Riassunto delle reazioni avverse in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e alla frequenza
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse da farmaci |
---|---|
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Non comune | Neutropenia, trombocitopenia^, pancitopenia, leucopenia^, anemia^ |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non comune | Ipersensibilità^ |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Comune | Ipokaliemia, appetito ridotto |
Non comune | Ipomagnesemia, ipoglicemia, ipoalbuminemia, malnutrizione^ |
Disturbi psichiatrici | |
Comune | Vaneggiamento^# |
Non comune | Depressione, insonnia^ |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Cefalea, sonnolenza |
Non comune | Convulsioni^, sincope, capogiro, parestesia^, encefalopatia, pre-sincope, neuropatia periferica, disgeusia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Vertigine |
Patologie cardiache | |
Non comune | Fibrillazione atriale, tachicardia, bradicardia^, palpitazioni, flutter atriale, intervallo QT dell’elettrocardiogramma abbreviato, tachicardia sopraventricolare, extrasistoli ventricolari, extrasistoli sopraventricolari |
Patologie vascolari | |
Comune | Tromboflebite^ |
Non comune | Collasso circolatorio, ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Comune | Dispnea^, insufficienza respiratoria acuta^ |
Non comune | Broncospasmo, tachipnea, emottisi, epistassi |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale^ |
Non comune | Dispepsia, costipazione, distensione dell’addome |
Patologie epatobiliari | |
Comune | Valori epatici elevati nelle analisi chimiche^# |
Non comune | Epatomegalia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Comune | Eruzione cutanea^, prurito |
Non comune | Petecchie, alopecia, eruzione da farmaci, dermatite^ |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non comune | Dolore dorsale |
Patologie renali e urinarie | |
Comune | Insufficienza renale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Comune | Dolore toracico^, affaticamento |
Non comune | Malessere, astenia |
^ Indica che i termini preferiti appropriati sono stati raggruppati in un singolo concetto medico.
# Vedere il paragrafo Descrizione di reazioni avverse selezionate qui di seguito
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Il vaneggiamento include reazioni di stato confusionale.
I valori epatici elevati nelle analisi chimiche includono eventi di alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, bilirubina ematica aumentata, lattato deidrogenasi ematica aumentata, gamma-glutamiltransferasi aumentata, enzimi epatici aumentati, funzione epatica anormale, iperbilirubinemia, prova di funzione epatica anormale e transaminasi aumentate.
Effetti sui valori di laboratorio
In uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato, controllato verso farmaco attivo, su 516 pazienti con malattia micotica invasiva causata da Aspergillus spp. o altri funghi filamentosi, al termine del trattamento in studio sono stati segnalati aumenti delle transaminasi epatiche (alanina aminotransferasi o aspartato aminotransferasi) > 3 x ULN (limite normale superiore) nel 4,4% dei pazienti che hanno ricevuto CRESEMBA. Aumenti marcati delle transaminasi epatiche >10 x ULN si sono sviluppati nell’1,2% dei pazienti trattati con isavuconazolo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.
Cresemba 100 mg: avvertenze per l’uso
IpersensibilitĂ
Si deve prestare attenzione quando si prescrive isavuconazolo a pazienti con ipersensibilitĂ ad altri antimicotici azolici. L‘ipersensibilitĂ a isavuconazolo puĂ² determinare reazioni avverse tra cui ipotensione, insufficienza respiratoria, dispnea, eruzione da farmaci, prurito ed eruzione cutanea.
Reazioni avverse cutanee severe
Durante il trattamento con antimicotici azolici sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe, come la sindrome di Stevens-Johnson. Se un paziente sviluppa una reazione avversa cutanea severa, si deve sospendere la somministrazione di CRESEMBA.
Reazioni cardiovascolari
Accorciamento dell’intervallo QT
CRESEMBA è controindicato nei pazienti affetti da sindrome del QT corto familiare (vedere paragrafo 4.3).
In uno studio sull’intervallo QT condotto su soggetti umani sani, isavuconazolo ha accorciato l’intervallo QTc in modo dipendente dalla concentrazione. Per il regime posologico da 200 mg, la differenza della media dei minimi quadrati (LSM) rispetto al placebo è stata di 13,1 ms 2 ore dopo la somministrazione [IC 90%: 17,1, 9,1 ms]. L’aumento della dose a 600 mg ha determinato una differenza della LSM rispetto al placebo di 24,6 ms 2 ore dopo la somministrazione [IC 90%: 28,7, 20,4 ms].
Ăˆ necessario prestare attenzione quando si prescrive CRESEMBA a pazienti che assumono altri medicinali noti per ridurre l’intervallo QT, come rufinamide.
Aumento delle transaminasi epatiche
In alcuni studi clinici è stato segnalato un aumento delle transaminasi epatiche (vedere paragrafo 4.8). L’aumento delle transaminasi epatiche ha raramente richiesto l’interruzione di CRESEMBA. Se clinicamente indicato, si deve prendere in considerazione il monitoraggio degli enzimi epatici.
Compromissione epatica severa
CRESEMBA non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica severa (classe C di Child- Pugh). L’uso in questi pazienti non è raccomandato, a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi. Questi pazienti devono essere monitorati attentamente per rilevare eventuali effetti tossici del farmaco. Vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2.
Uso concomitante di altri medicinali
somministrazione deve essere evitata a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi (vedere paragrafo 4.5).
Substrati della P-gp
Isavuconazolo puĂ² aumentare l’esposizione ai medicinali che sono substrati della P-gp. PuĂ² essere necessario un aggiustamento della dose dei medicinali che sono substrati della P-gp, specialmente se hanno un indice terapeutico stretto, come digossina, colchicina e dabigatran etexilato, se somministrati insieme a CRESEMBA (vedere paragrafo 4.5).
Limitazioni dei dati clinici
I dati clinici su isavuconazolo nel trattamento della mucormicosi sono limitati a uno studio clinico prospettico non controllato su 37 pazienti affetti da mucormicosi comprovata o probabile che hanno ricevuto isavuconazolo come trattamento primario o perché altri trattamenti antimicotici (principalmente amfotericina B) non erano appropriati.
Per le singole specie di Mucorales, i dati di efficacia clinica sono molto limitati, spesso a uno o due pazienti (vedere paragrafo 5.1). Dati sulla suscettibilità sono disponibili sono per un sottogruppo ristretto di casi. Questi dati indicano che le concentrazioni di isovuconazolo richieste per l’inibizione in vitro sono molto variabili in generi/specie diversi all’interno dell’ordine Mucorales e generalmente sono superiori alle concentrazioni richieste per inibire le specie di Aspergillus. Si deve osservare che non è stato condotto alcuno studio di ricerca dello dose nella mucormicosi e che ai pazienti è stata somministrata la stessa dose di isavuconazolo usata per il trattamento dell’aspergillosi invasiva.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco